19 Jun, 2025 - 20:42

Fondi pubblici a Kaufmann, presunto killer di Villa Pamphili: “Film fantasma da quasi un milione”

Fondi pubblici a Kaufmann, presunto killer di Villa Pamphili: “Film fantasma da quasi un milione”

Un tax credit da quasi un milione di euro per un film, ambientato a Roma, mai realizzato. Emergono nuovi, incredibili dettagli sul passato di Francis Kaufmann, il 46enne arrestato in Grecia e sospettato dell’omicidio della compagna 28enne e della figlia di neanche un anno, trovate entrambe cadavere a Villa Pamphili. Da oggi entrambe hanno finalmente un nome.

A riportare la notizia in esclusiva è Open: l'uomo avrebbe usufruito di fondi pubblici nel 2020, disposti con un decreto del ministero dei Beni Culturali. Già allora si era presentato con l'identità falsa di Rexal Ford.

Il servizio sul delitto di Villa Pamphili di Ore14 - 19/06/2025

Francis Kaufmann, fondi pubblici per un film mai realizzato: ecco come

Il tax credit concesso per la realizzazione del film diretto da "Rexal Ford" ammontava esattamente a 863.595,90 euro. Il decreto del Ministero, all'epoca guidato da Dario Franceschini nel governo Conte-bis, è datato 27 novembre 2020.

Il 46enne, oggi in arresto in Grecia, dove è fuggito dopo il ritrovamento dei corpi di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda, è riuscito a ottenere i fondi attraverso la Tintagel Films LLC, società da lui stesso fondata a Malta. 

L'uomo avrebbe presentato un piano ben definito, sfruttando una documentazione fittizia. A supportare l'operazione in Italia è stata la società romana Coevolutions, realmente esistente, che ha formalmente presentato la richiesta di finanziamento.

"Stelle della notte", il film di Kaufmann

Il film per cui il finto regista cinematografico ha ottenuto il tax credit si intitolava "Stelle della Notte". Francis Kaufmann/Rexal Ford ne avrebbe parlato più volte nelle scorse settimane, quando era arrivato nella Capitale insieme alla compagna e alla figlia.

Il piano indicava l’utilizzo del credito nel 2021 ma, stando a quanto accertato da Open, la domanda definitiva è stata inviata nel 2023. Sarebbe stato sfruttato un vuoto normativo: le produzioni internazionali, infatti, potevano accedere al credito anche senza fornire prove concrete come, ad esempio, riprese già effettuate. 

La replica del Ministero della Cultura

Dopo la notizia dei fondi ottenuti da Kaufmann, è arrivata la replica della Direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura. Nella nota si precisa che

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il beneficio fiscale è stato ammesso non per la società statunitense, bensì per il produttore esecutivo italiano Coevolution srl

che aveva presentato domanda preventiva nel 2020 e quella a consuntivo tre anni dopo, nel 2023. Entrambe "erano e sono formalmente regolari", si legge ancora; la domanda a consuntivo 

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è completa della certificazione dei costi rilasciata da un revisore ufficiale dei conti. Fra l'altro il credito in questione risultava ceduto a un istituto bancario. La domanda a consuntivo era corredata di tutta la documentazione richiesta dalla normativa vigente.

Il Ministero ha comunque avviato ulteriori accertamenti, promettendo un intervento nel caso dovesse emergere un utilizzo irregolare del credito d'imposta. 

Oltre alla revoca del beneficio, il produttore verrebbe escluso dai benefici della legge sul cinema per cinque anni, con segnalazione ai competenti organi giudiziari.

Intanto, mentre continuano le indagini sul delitto di Villa Pamphili, Francis Kaufmann si è avvalso della facoltà di non rispondere, come scrive Il Corriere della Sera.

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