La Salernitana cerca l'impresa nel ritorno dei playout di Serie B 2024/25. Dopo la sconfitta rimediata a Genova contro la Sampdoria, la Salernitana è chiamata a un'autentica rimonta nel match di ritorno dei playout. Un risultato che complica il cammino verso la salvezza, ma che lascia ancora aperto uno spiraglio di speranza per ribaltare il verdetto. Vediamo perché la squadra campana non è ancora condannata a salutare la Serie B.
L’obiettivo, condiviso con la Sampdoria, è naturalmente la permanenza in Serie B. Ma è la Salernitana ad avere più urgenza: per salvarsi, ha bisogno obbligatoriamente di vincere con due gol di scarto. In particolare, le servirebbe un 2-0 oppure una vittoria con due reti di margine, a patto che i gol subiti siano compensati (ad esempio, un 3-1 o un 4-2).
In questi casi, il regolamento premia la squadra che ha concluso la stagione regolare al 16º posto, ovvero proprio la Salernitana. A parità di reti nel doppio confronto, infatti, non si disputano tempi supplementari né si ricorre ai calci di rigore.
Qualsiasi pareggio, così come una vittoria con un solo gol di scarto, non basterebbero. In questi casi, infatti, la differenza reti resterebbe a favore della Sampdoria, condannando la Salernitana alla retrocessione.
Naturalmente, anche una sconfitta sancirebbe la discesa dei granata in Serie C.
Con il sostegno del pubblico dell’Arechi, pronto a trasformare lo stadio in una vera bolgia (da sempre il tifo granata è tra i più caldi d’Italia), e una prestazione perfetta, la Salernitana ha ancora la possibilità di riscrivere il proprio destino.
La rimonta parte da una certezza: servono almeno due gol senza subirne. Ogni dettaglio potrà fare la differenza. E sarà proprio questa cura nei particolari a decidere se la Salernitana potrà restare in Serie B.