L’acqua di San Giovanni è una delle tradizioni più affascinanti del folclore italiano, un rito che si rinnova ogni anno nella notte tra il 23 e il 24 giugno. Questa pratica, che affonda le sue radici sia nel mondo pagano che in quello cristiano, è associata a poteri benefici, protettivi e propiziatori che ancora oggi vengono celebrati in molte regioni d’Italia.
Secondo la leggenda e la tradizione popolare, l’acqua di San Giovanni possiede numerosi poteri, che si manifestano soprattutto attraverso il rito di lavarsi il viso e le mani la mattina del 24 giugno, dopo che l’acqua è rimasta tutta la notte all’aperto, a contatto con la rugiada e la luce della luna.
Ecco i principali poteri attribuiti a questa acqua magica:
Questi poteri, sebbene non siano scientificamente dimostrati, sono parte integrante di un patrimonio culturale che unisce generazioni e territori, e che invita a riconnettersi con i ritmi della natura e con i valori della comunità.
Durante il rito, molte persone accompagnano il gesto di lavarsi con l’acqua di San Giovanni con frasi beneauguranti o vere e proprie preghiere, per invocare la protezione e la benedizione del santo.
Ecco alcune delle frasi e preghiere più diffuse:
Preghiera a San Giovanni Battista:
“San Giovanni Battista,
che fosti chiamato da Dio a preparare la via al Salvatore del mondo
e invitasti le genti alla penitenza e alla conversione,
fa’ che il nostro cuore sia purificato dal male
perché diveniamo degni di accogliere il Signore.
Tu che avesti il privilegio di battezzare nelle acque del Giordano il Figlio di Dio fatto uomo
e di indicarlo a tutti quale Agnello che toglie i peccati del mondo,
ottienici l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo
e guidaci nella via della salvezza e della pace.
Amen.”
Questa preghiera può essere recitata la mattina del 24 giugno, durante il rito di lavaggio con l’acqua di San Giovanni, oppure in qualsiasi momento si desideri invocare la protezione del santo.