La quattordicesima mensilità rappresenta per milioni di pensionati italiani un importante sostegno economico, atteso soprattutto nei mesi estivi. Anche nel 2025 l’INPS ha confermato l’erogazione di questa somma aggiuntiva, con alcune date precise e regole ben definite. Vediamo nel dettaglio quando arriva la quattordicesima, chi ne ha diritto e cosa fare in caso di mancato accredito.
La quattordicesima è una somma aggiuntiva che viene versata ai pensionati che rispettano specifici requisiti anagrafici e reddituali. Introdotta dalla legge 127/2007 e successivamente ampliata, questa misura ha l’obiettivo di sostenere le pensioni più basse e aiutare le fasce di popolazione più esposte a difficoltà economiche, soprattutto durante i periodi di maggiori spese come l’estate e il Natale.
Per il 2025, l’INPS ha fissato il pagamento della quattordicesima con le seguenti modalità:
La quattordicesima viene riconosciuta ai pensionati che soddisfano questi requisiti:
L’erogazione avviene d’ufficio, cioè in automatico, per chi ha i dati reddituali già presenti nelle banche dati INPS. Non è quindi necessario presentare domanda, salvo casi particolari di variazione dei dati o mancato accredito.
Se un pensionato ritiene di aver diritto alla quattordicesima ma non la riceve, può presentare una domanda di “ricostituzione reddituale per quattordicesima” direttamente online sul sito INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a un patronato per assistenza gratuita.
L’importo della quattordicesima varia in base agli anni di contributi versati e alla fascia di reddito. Nel 2025, gli importi oscillano da circa 336 euro fino a 655 euro, con differenze tra lavoratori dipendenti e autonomi e in base agli anni di contribuzione.
Data | Destinatari |
---|---|
30 giugno - 1° luglio 2025 | Pensionati con requisiti già maturati (età e reddito) |
Dicembre 2025 | Pensionati che maturano i requisiti tra luglio/agosto e dicembre |