24 Jun, 2025 - 14:10

Terza guerra mondiale nucleare, dove scappare se arrivasse in Italia? La mappa dei bunker antiatomici

Terza guerra mondiale nucleare, dove scappare se arrivasse in Italia? La mappa dei bunker antiatomici

L’ipotesi di una terza guerra mondiale, seppur remota, è sempre più discussa in Europa e in Italia, alimentata dalle crescenti tensioni geopolitiche e dai recenti conflitti internazionali. Molti italiani si chiedono: dove rifugiarsi se il conflitto dovesse coinvolgere direttamente il nostro Paese? Ecco una panoramica su rischi, possibili mete sicure e strategie di sopravvivenza.

I luoghi più pericolosi in Italia in caso di guerra

In caso di conflitto globale, l’Italia sarebbe esposta a diversi rischi, soprattutto per la presenza di numerosi obiettivi sensibili. Secondo le autorità, sono oltre 29 mila i siti sottoposti a vigilanza speciale: non solo infrastrutture critiche, ma anche interessi statunitensi e israeliani, sedi diplomatiche, aziende, catene di negozi e luoghi pubblici ad alta frequentazione come musei, monumenti, eventi sportivi e aree turistiche.

Particolarmente a rischio sarebbero:

  • Roma, specie la zona del Vaticano e le aree coinvolte nel Giubileo
  • Le principali città come Milano, Napoli e Bologna
  • Le basi militari statunitensi (Aviano, Sigonella, Ghedi)
  • Gli snodi ferroviari strategici (Bologna, Milano, Roma, Napoli)
  • Porti con funzioni militari (La Spezia, Taranto, Augusta)
  • Hub energetici e industriali (Porto Marghera, Ravenna, Taranto, Augusta)
  • Centrali elettriche e gasdotti

In caso di guerra nucleare, la situazione peggiorerebbe ulteriormente, rendendo molte aree urbane e industriali del tutto inabitabili.

Dove rifugiarsi in Italia: bunker e strategie di sopravvivenza?

L’Italia dispone di numerosi rifugi antiaerei, ma di pochi bunker antiatomici veramente efficaci. Il più grande, il bunker West Star ad Affi (Verona), è stato progettato per resistere a ordigni da 100 chilotoni, ma risulterebbe comunque insufficiente in caso di attacchi con bombe moderne, che possono superare i 10 megatoni. Inoltre, molte di queste strutture sono dismesse o necessitano di manutenzione urgente per essere pienamente operative.

In caso di esplosione nucleare, le autorità internazionali consigliano di rifugiarsi subito al chiuso, preferibilmente in un piano interrato o al centro di un grande edificio, e di rimanere protetti per almeno 12-24 ore, salvo rischi immediati. L’evacuazione è sconsigliata fino a quando non siano state identificate le aree contaminate e i percorsi sicuri.

La mappa dei bunker atomici in Italia

  • Bunker di Affi. Posizione: Affi, in provincia di Verona.
    Funzione: Centro di comando della NATO per il Sud Europa durante la Guerra Fredda.
    Denominazione: West Star.
    Caratteristiche: Grande struttura sotterranea, ora dismessa. 
  • Bunker del Monte Soratte. Posizione: Monte Soratte, vicino a Roma.
    Utilizzo: Inizialmente costruito dal regime fascista, poi utilizzato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e infine trasformato in un bunker antiatomico.
    Caratteristiche: Rete di gallerie sotterranee, lunga 4 km.
    Stato attuale: Alcune parti sono visitabili e ospitano un museo della Guerra Fredda.

Altri rifugi:

È bene ricordare che, oltre a questi bunker principali, durante la Guerra Fredda molte città italiane hanno predisposto rifugi antiatomici, spesso ricavati da locali interrati, parcheggi sotterranei o stazioni della metropolitana. 
La protezione da un'esplosione nucleare può essere garantita anche da semplici rifugi, come locali interrati o dietro oggetti massicci, per proteggersi dalla radiazione diretta. 

Le destinazioni più sicure all’estero

Se si ha la possibilità di lasciare l’Italia prima dello scoppio del conflitto, alcune nazioni sono considerate tra le più sicure al mondo per posizione geografica, neutralità politica e assenza di infrastrutture militari strategiche. Secondo diversi studi e classifiche internazionali, le mete più consigliate sono:

  • Islanda: Remota, scarsamente popolata, priva di basi militari strategiche e con un’alta autosufficienza energetica, è la destinazione più sicura in caso di guerra mondiale o nucleare.
  • Irlanda: Lontana dai principali teatri di guerra, con una lunga tradizione di neutralità.
  • Austria: Pur essendo nel cuore dell’Europa, mantiene una posizione neutrale e non ospita basi Nato.
  • Nuova Zelanda: Isolata nell’emisfero sud, storicamente lontana dai conflitti mondiali.
  • Costa Rica, Panama, Uruguay: Paesi dell’America Latina con bassi livelli di coinvolgimento militare e, in alcuni casi, privi di esercito regolare.

La scelta della meta dipende anche dalla rapidità con cui si riesce a lasciare il Paese: in caso di mobilitazione generale, come già avvenuto in Ucraina, potrebbe diventare impossibile per molti uomini adulti espatriare senza rischi.

 

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