È passata quasi una settimana dalla scomparsa di Mauro Mantega, avvenuta il 19 giugno 2025 a Parma, in circostanze allarmanti.
Il quarantenne si era allontanato da Cagliari e non aveva più fornito sue notizie ai familiari.
Tempestiva è stata la denuncia alle autorità competenti, nella speranza di ritrovarlo sano e salvo al più presto.
Cos'è accaduto all’uomo? Perché non comunica ai parenti la sua attuale situazione?
Tag24 ha intervistato in esclusiva la zia, per ricostruire insieme i punti salienti di questa drammatica vicenda.
Si rammenta che le testimonianze contenute in questo articolo sulla scomparsa di Mantega derivano da una comunicazione diretta tra Tag24 e il familiare.
«Mio nipote è scomparso lo scorso giovedì. Mercoledì, 18 giugno 2025, ha preso il primo aereo da Cagliari diretto a Parma», racconta la zia dell’uomo a Tag24.
«Il nostro ultimo contatto, prima che spegnesse lo smartphone, è stato proprio quel giorno…», sottolinea.
«Mauro è una persona empatica, buona, fortemente legata alla famiglia, e questo comportamento non è da lui».
«Negli ultimi tempi Mauro stava attraversando un periodo di fragilità, ma noi familiari gli siamo sempre stati accanto», spiega la donna.
«Aveva comunicazioni quotidiane con noi parenti, non è mai successo prima d’ora qualcosa del genere…».
«In passato ha sempre viaggiato, non ci ha mai dato alcun motivo di preoccupazione…», continua.
«Non siamo a conoscenza del suo abbigliamento al momento della scomparsa».
«Mauro ha capelli e occhi castani, indossa occhiali da vista, ha la barba corta ed è esattamente come in foto», prosegue.
«Chiunque avesse informazioni relative a mio nipote è pregato di informare tempestivamente il servizio d’emergenza al 112, specificando di essere a conoscenza del caso».
«Mauro, qualora leggessi questo nostro appello per Tag24, torna presto a casa perché manchi a tutti noi».
«Qualunque cosa sia accaduta, non preoccuparti: la risolveremo insieme, hai tutta la tua famiglia a supportarti».
«Se si tratta di una tua scelta, presentati al comando dei carabinieri o della polizia più vicino a te».
«Sei adulto, ma non ci si può allontanare così: c’è una denuncia di scomparsa aperta».
«Accendi lo smartphone, chiamaci, rassicuraci sulla tua posizione e sul tuo stato di salute».
«Dopo una settimana è legittimo chiederci come stai, se hai tutto il necessario per sostentarti…».
«I tuoi amici, la comunità locale, sono estremamente preoccupati per te: sei importante per tutti», conclude.