26 Jun, 2025 - 18:27

Pensioni, aumenti con la riforma Irpef: ecco a chi spettano e di quanti soldi si tratta

Pensioni, aumenti con la riforma Irpef: ecco a chi spettano e di quanti soldi si tratta

La riforma dell’Irpef, recentemente introdotta dal governo, ha portato una ventata di ottimismo tra milioni di pensionati italiani, che potrebbero beneficiare di aumenti mensili fino a 120 euro nelle loro buste paga pensionistiche. Ma chi sono i destinatari di questi benefici? E quali sono i criteri per accedere a questi incrementi? In questo articolo, approfondiamo tutti i calcoli e le dinamiche della riforma, spiegando anche a chi spettano effettivamente gli aumenti.

La riforma Irpef: cosa cambia per le pensioni

La riforma fiscale dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) ha ricalibrato le aliquote e le soglie di reddito, con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale sulle fasce di reddito medio-basse. Questo cambiamento non riguarda solo i lavoratori attivi, ma ha un impatto diretto anche sui pensionati, che vedono ridursi la trattenuta fiscale sulle loro pensioni.

L’effetto più evidente è l’aumento netto percepito ogni mese. Secondo le stime, per alcune categorie di pensionati, questo aumento può arrivare fino a 120 euro mensili. Tuttavia, l’entità dell’incremento dipende da diversi fattori, tra cui l’importo della pensione e la situazione fiscale personale.

Chi beneficia degli aumenti?

Gli aumenti non sono automatici per tutti i pensionati, ma sono legati a specifiche condizioni di reddito e di aliquota applicata. In linea generale, i benefici maggiori riguardano le pensioni di importo medio, cioè quelle che si collocano tra i 1.800 e i 2.500 euro lordi mensili circa. Questi importi, infatti, sono quelli che rientrano nelle fasce di reddito maggiormente interessate dalla riduzione delle aliquote Irpef.

I pensionati con redditi molto bassi, già esenti da Irpef o con aliquote molto basse, beneficiano di aumenti minimi o nulli. Allo stesso modo, chi percepisce pensioni molto elevate vede ridursi l’impatto della riforma, poiché le aliquote superiori restano sostanzialmente invariate o subiscono solo piccoli aggiustamenti.

Come si calcola l’aumento in busta paga

Per capire quanto effettivamente aumenterà la pensione, è necessario considerare la nuova struttura delle aliquote Irpef e le relative soglie di reddito. In particolare, la riforma ha abbassato le aliquote per le fasce di reddito comprese tra 15.000 e 28.000 euro annui, che corrispondono grossomodo a pensioni mensili tra 1.250 e 2.300 euro.

Ecco un esempio pratico: un pensionato che percepisce circa 1.900 euro lordi al mese (poco più di 22.000 euro annui) potrà beneficiare di una riduzione dell’aliquota Irpef dal 27% al 25%. Questo si traduce in un aumento netto mensile che può superare i 100 euro, arrivando in alcuni casi fino a 120 euro, a seconda delle detrazioni e delle altre trattenute previste.

Cosa cambia per le pensioni minime e quelle più alte

Per i pensionati che percepiscono la pensione minima (intorno ai 500-600 euro al mese), la riforma Irpef non porta sostanziali aumenti, poiché già oggi sono esenti da Irpef o pagano aliquote molto basse. Invece, per le pensioni più alte (oltre i 2.500-3.000 euro lordi mensili), l’impatto della riforma è limitato, perché la riduzione delle aliquote riguarda soprattutto le fasce intermedie.

Tabella riassuntiva

Ecco una tabella riassuntiva delle principali novità introdotte dalla riforma Irpef 2025 sulle pensioni, con indicazione degli scaglioni, delle aliquote e dei benefici attesi per i pensionati:

Scaglione di reddito annuoAliquota Irpef 2025Beneficio mensile stimatoA chi si rivolge
Fino a 28.000 €23%Fino a 120 € (per pensioni medie: ~1.900-2.300 €/mese)Pensionati con redditi intermedi
Da 28.001 € a 50.000 €35%Nessun aumento rilevante (possibili futuri tagli con ulteriore riforma)Pensionati con redditi medio-alti
Oltre 50.000 €43%Nessun aumento rilevante (limiti alle detrazioni)Pensionati con redditi elevati
Fino a 2.394,45 € lordi/meseRivalutazione 0,80%Aumento automatico per rivalutazione (non legato a Irpef)Tutti i pensionati (entro soglia)
Oltre 2.394,45 € lordi/meseRivalutazione 0,72% (sulla quota eccedente)Aumento automatico per rivalutazione (non legato a Irpef)Pensionati con redditi superiori

Le tempistiche: quando arriveranno gli aumenti?

Gli aumenti sulle pensioni dovrebbero essere visibili già a partire dai prossimi cedolini. La riforma Irpef, infatti, è stata applicata retroattivamente per alcune parti, ma l’effetto concreto sulle pensioni dipende anche dai tempi di aggiornamento dei sistemi informatici dell’INPS e delle banche che erogano le pensioni.

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