Diciassette anni dopo il delitto di Garlasco, il caso che ha segnato la cronaca nera italiana torna a far discutere.
Questa volta, al centro delle polemiche non ci sono nuove prove o sviluppi giudiziari, ma le dichiarazioni di un albergatore e le conseguenti indiscrezioni mediatiche che hanno rimesso in discussione l’alibi di Marco Poggi, fratello di Chiara, la giovane uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia.
I genitori di Chiara, Rita e Giuseppe Poggi, hanno deciso di intervenire pubblicamente per difendere il figlio, mostrando fotografie che attestano la presenza di Marco con loro in montagna proprio nel giorno del delitto.
Tutto è iniziato con la pubblicazione, da parte del settimanale Giallo, di un’intervista all’albergatore della struttura in cui la famiglia Poggi soggiornava nell’agosto 2007, a Falzes, in Trentino Alto-Adige.
Secondo la testimonianza dell’uomo, Marco non sarebbe stato presente con i genitori in albergo nei giorni del delitto, né tantomeno l’amico Alessandro Biasibetti.
Queste dichiarazioni hanno alimentato nuove ipotesi sul possibile coinvolgimento di Marco nell’omicidio della sorella, gettando ombre su una vicenda che sembrava ormai chiusa almeno sotto il profilo giudiziario.
La famiglia Poggi, profondamente amareggiata, ha scelto la trasmissione Quarto Grado per rispondere alle insinuazioni. “Proviamo un’enorme amarezza, chi ha scritto queste cose non ha alcun senso del pudore”, ha dichiarato la madre di Chiara, Rita, ai microfoni di Gianluigi Nuzzi, sottolineando come le continue illazioni rappresentino una sofferenza ulteriore per una famiglia già segnata dalla tragedia.
Per mettere a tacere ogni dubbio, i genitori di Chiara hanno recuperato e mostrato pubblicamente una serie di fotografie scattate proprio il 13 agosto 2007.
In queste immagini, Marco appare insieme al padre Giuseppe durante una gita in montagna, a conferma della sua presenza in Trentino nel giorno in cui Chiara fu uccisa a Garlasco. “Così smentiamo anche questo con documentazioni, che non è solo la nostra parola. Così mettiamo a tacere un po’ tutti”, ha spiegato Giuseppe Poggi, mostrando le foto in diretta televisiva.
Le immagini, trasmesse in esclusiva durante la puntata di Quarto Grado, ritraggono Marco e il padre in quota, mentre la madre ricorda perfettamente i dettagli di quella giornata tragica: “Io ho telefonato in albergo e ho detto di prepararmi la valigia, dovevo tornare subito perché era morta Chiara”.
La sequenza di scatti, che documenta una giornata sia ordinaria sia drammatica, rappresenta per la famiglia una risposta concreta alle voci che continuano a circolare.
A rafforzare la versione dei Poggi sono intervenuti anche diversi testimoni. Tra questi, la madre di Alessandro Biasibetti, amico fraterno di Marco, ha dichiarato con fermezza che sia suo figlio sia Marco erano con lei in montagna in quei giorni: “Io posso testimoniare con assoluta certezza che erano tutti e tre lì con me”.
Anche questa testimonianza contribuisce a consolidare l’alibi di Marco, smontando ulteriormente le ipotesi avanzate dal settimanale.
I genitori di Chiara non nascondono la loro amarezza per l’ennesima ondata di sospetti e insinuazioni. “Non credo, no — visto che mettono in dubbio anche noi genitori: cosa diciamo, cosa nascondiamo, cosa non vogliamo dire, che abbiamo dei segreti, e via discorrendo… Così mettiamo a tacere un po’ tutti”, ha aggiunto Giuseppe Poggi.
I legali della famiglia hanno denunciato la “volontà di vendere falsi scoop sulla pelle delle persone coinvolte”, criticando la Procura di Pavia per il mancato intervento di fronte alle tante falsità diffuse negli ultimi tempi.