Il suo cadavere è stato trovato sotto le macerie, dopo ore di ricerche disperate. Jacopo Peretti, 35 anni, viveva al quinto piano della palazzina di via Nizza 389 a Torino, andata a fuoco nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2025, dopo un’esplosione avvenuta in una mansarda.
Il giovane è stato probabilmente sorpreso nel sonno dalla deflagrazione che ha causato anche cinque feriti. Grave un ragazzino di 12 anni, ora ricoverato in prognosi riservata.
Originario di Mazzè, Jacopo Peretti viveva a Torino da diverso tempo. Dopo il diploma al liceo scientifico Newton di Chivasso, aveva frequentato la facoltà di Amministrazione, Finanza e Controllo presso la Scuola di Management ed Economia dell’Università di Torino.
Da alcuni anni lavorava per un'azienda di consulenza nel settore energetico, Jphonia. Era un grande sportivo, appassionato di calcio e tifoso del Torino.
Peretti risultava disperso. Ogni speranza di ritrovarlo in vita si è spenta poco prima di mezzogiorno, alle 11:40 per l'esattezza, quando il suo cadavere è stato rinvenuto tra le macerie. La madre aveva provato a chiamarlo più volte nel corso della mattinata, ma il telefono squillava a vuoto.
La sua auto, una Fiat Punto parcheggiata sotto il palazzo, è stata travolta dai detriti.
Un'immagine della mansarda in cui è avvenuta l'esplosione
Il ferito più grave è un ragazzino di 12 anni, ricoverato in terapia intensiva all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Secondo quanto si apprende, è sedato e ha ustioni su oltre il 30% della superficie corporea. È in prognosi riservata.
Nello stesso ospedale è ricoverata anche una bambina di sei anni, che al momento resta in osservazione per precauzione: sarebbe in buone condizioni di salute.
Gli altri tre feriti sono stati invece portati al Cto. Si tratta di una ragazza di 18 anni, già stata dimessa con sette giorni di prognosi; una donna di 45 anni, che ha 10 giorni di prognosi; e un ragazzo di 24 anni, che ha avuto 21 giorni di prognosi.
Al momento non è ancora chiaro cosa abbia provocato l'esplosione. L'ipotesi degli inquirenti è che sia stata causata una fuga di gas, ma saranno gli accertamenti dei vigili del fuoco e i rilievi di carattere tecnico a stabilire cosa sia davvero successo.
Intanto gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze dei residenti del palazzo e visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.