08 Jul, 2025 - 12:31

Chi era Stefano Margarita, ucciso in una rissa a San Marco Evangelista: fermati padre e figlio

Chi era Stefano Margarita, ucciso in una rissa a San Marco Evangelista: fermati padre e figlio

Una rissa tra alcuni ragazzi è sfociata in tragedia a San Marco Evangelista, comune in provincia di Caserta. Stefano Margarita, residente a Napoli, è morto accoltellato: per lui non c'è stato nulla da fare. Altri due giovani sono rimasti feriti: un 24enne, in particolare, è in gravi condizioni. 

Lo scontro è avvenuto nella piazzetta di viale della Libertà, intorno alle 22 di lunedì 7 luglio 2025. Nelle ultime ore due persone sono state fermate: si tratta di padre e figlio.

Chi era Stefano Margarita, ucciso a coltellate a San Marco Evangelista?

Stefano Margarita aveva 26 anni e viveva a Secondigliano, quartiere a nord di Napoli. Stando a quanto emerso, si trovava con altri giovani, anch'essi napoletani, a San Marco Evangelista, nel Casertano. Qui il gruppo si sarebbe scontrato con altri ragazzi, originari invece del posto.

Durante la rissa sono stati estratti dei coltelli e l'epilogo è stato tragico. A lanciare l'allarme sono stati i residenti, spaventati dalle grida. Margarita è stato accoltellato e, a causa della gravità delle ferite riportate, è morto poco dopo il trasporto in ospedale. A nulla sono valsi i tentativi dei medici di salvargli la vita.

Altre due persone sono rimaste ferite. Si tratta di un 24enne, ora ricoverato in prognosi riservata, e un minorenne: la loro identità non è stata resa nota. Come riporta Il Corriere della Sera, si sono poi registrati momenti di tensione all'ospedale Civile di Caserta, dove sono accorsi i familiari del ragazzo morto e di quello ferito, nonché diversi amici provenienti da Secondigliano.

Fermati padre e figlio

Gli investigatori hanno ascoltato alcuni testimoni e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Sarebbe già a una svolta l'indagine per l'omicidio di Stefano Margarita. 

Infatti, nelle scorse ore, i carabinieri hanno fermato due persone, padre e figlio, rispettivamente di 57 e 24 anni. Potrebbero presto essere formalmente accusati di omicidio. 

Secondo quanto emerso, il gruppo proveniente da Napoli avrebbe raggiunto i due presunti responsabili del delitto a casa. Una prima discussione sarebbe iniziata tra il 24enne e gli altri giovani in auto. Poi i ragazzi si sono spostati a piazzetta Libertà: qui sarebbe intervenuto il padre in difesa del figlio.

Il movente

Inizialmente gli inquirenti avevano ipotizzato che il delitto fosse scaturito da un "regolamento di conti" tra due bande rivali, per lo spaccio o per presunti debiti legati alla droga. Sembra, invece, che i giovani napoletani siano arrivati a San Marco Evangelista per reclamare i soldi di alcune truffe perpetrate ai danni di persone anziane.

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