Freddato con un colpo di pistola nel pieno centro di Rocca di Papa, sui Castelli Romani. Franco Lollobrigida aveva 35 anni: il delitto si è consumato intorno alle 10 di oggi, martedì 8 luglio 2025.
Il presunto killer lo ha colpito in via Roma: la vittima si è poi trascinata fino ai giardini di piazza della Repubblica, dove ha chiesto aiuto prima di perdere i sensi. Per lui non c'è stato nulla da fare.
I carabinieri hanno poi fermato il presunto responsabile a poca distanza dal luogo dell'agguato: si tratta di Guglielmo Palozzi, 61 anni. Probabilmente, dietro il suo gesto, c'è il desiderio di vendetta.
Franco Lollobrigida viveva nella cittadina in provincia di Roma e aveva precedenti penali. Era stato scarcerato circa due anni fa, dopo essere stato condannato in Appello a dieci anni per omicidio preterintenzionale. In primo grado era stato invece assolto.
Aveva presentato ricorso in Cassazione ed era attualmente a piede libero.
Secondo una prima ricostruzione, Palozzi gli avrebbe sparato alle spalle mentre stava camminando. I soccorsi sono scattati subito, ma si sono rivelati inutili: è deceduto nonostante la richiesta di una eliambulanza. Il proiettile lo avrebbe raggiunto all'altezza dell'aorta.
Guglielmo Palozzi ha atteso che il 35enne uscisse dal carcere e lo ha ucciso. Il 61enne è il papà di Giuliano Palozzi, morto nel 2020 ad appena 34 anni. Manovale, padre di tre figli, il 27 gennaio di cinque anni fa venne pestato a sangue proprio da Lollobrigida per un debito di 25 euro.
Secondo quanto emerso in sede d'indagine, Giuliano Palozzi e il suo aguzzino si erano incontrati in via Frascati. Tra i due sarebbe nata una discussione al termine della quale Franco Lollobrigida lo avrebbe aggredito brutalmente, prendendolo a calci e a pugni, fino a lasciarlo inerme a terra. Non si sarebbe mai più svegliato.
Il 34enne morì l'11 giugno, dopo cinque mesi di coma, presso il Policlinico Umberto I di Roma, dove i medici avevano tentato invano di salvargli la vita sottoponendolo a un delicato intervento chirurgico alla testa.
Le indagini sono in corso, ma l'ipotesi degli inquirenti è che Guglielmo Palozzi abbia agito per vendicare la morte dell'amato figlio.
I carabinieri della stazione di Rocca di Papa, coordinati dalla Procura di Velletri, hanno fermato Guglielmo Palozzi con l'accusa di omicidio volontario. Sarebbe stata recuperata anche l'arma usata per il delitto.
I militari stanno vagliando le immagini delle videocamere di sorveglianza per ricostruire l'esatta dinamica dell'omicidio.
Intanto, sui social, c'è chi mette sotto accusa il sistema giudiziario per una dolorosa vicenda che fa già discutere.