Nel pieno della guerra in Ucraina e con un clima diplomatico sempre più teso, l'amministrazione Trump ha annunciato uno schema per la fornitura di armi a Kiev. Le spedizioni passeranno attraverso la NATO. Una mossa strategica che solleverebbe Washington dal peso economico e politico degli aiuti. Ciò apre nuovi scenari sia sul piano militare che diplomatico, mentre gli alleati cercano di mantenere la pressione sulla Russia senza incrinare i propri equilibri interni.
Il presidente americano, Donald Trump, ha parlato, in un'intervista esclusiva del 10 luglio ad NBC News, della guerra in Ucraina e degli sforzi diplomatici che riguardano Kiev e Mosca.
Con l'inizio del suo secondo mandato, gli Stati Uniti sono diventati il principale mediatore tra Kiev e Mosca. Il leader statunitense ha mirato a porre fine alla guerra in tempi rapidi ma anche quando questo si è rivelato difficile ha spesso espresso ottimismo sul futuro dei negoziati.
Mentre la diplomazia sembra trovarsi ad un vicolo cieco, cresce la frustrazione di Trump.
L’amministrazione americana prosegue con passi attenti nel tentativo di bilanciare gli equilibri tra le parti in questa fase delicata. Tuttavia, il recente annuncio di sospensione della spedizione di armi verso l’Ucraina aveva aumentato i timori sull’impatto che questa decisione del Pentagono potesse avere sulla capacità difensiva dell’esercito di Kiev. La pausa aveva colto di sorpresa molti, compresi diversi politici americani.
Dopo giorni di incertezze e ricerca di soluzioni, Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti invieranno più armi all'Ucraina. Si prevede che la decisione riguardi le armi difensive, tra cui intercettori antiaerei e altre munizioni di precisione. Tuttavia, non sono stati annunciati immediatamente ulteriori dettagli.
Nell'intervista a NBC News, Trump ha rivelato i contorni della nuova strategia di fornitura di armi. Il presidente americano aveva già dato segnali di una rottura dalle politiche del suo predecessore, Joe Biden, in merito agli aiuti militari a Kiev.
Trump ha permesso che alcune forniture di armi, approvate durante la presidenza di Biden, proseguissero. Tuttavia, da quando ha assunto l’incarico, non ha dato il via libera a nuovi pacchetti di aiuti. Sebbene non abbia interrotto completamente il flusso, ha modificato radicalmente le regole del gioco.
Il presidente ha parlato di quello che ha descritto come un nuovo accordo che coinvolge Stati Uniti, NATO e Ucraina per il trasferimento di armi statunitensi.
Secondo questo accordo, Washington invierà le armi all'Alleanza e sarà proprio la NATO a rimborsare l'intero costo delle forniture. Trump ha inoltre affermato che l'intesa è stata raggiunta durante il vertice degli alleati nel mese di giugno.
Si tratta di un importante cambio di rotta proprio mentre l'esercito russo intensifica gli attacchi contro l'Ucraina su diversi fronti. Va però sottolineato che la decisione non implica direttamente che Trump stia armando l'Ucraina. Secondo la versione ufficiale, Washington invierà le armi alla NATO e sarà l'Alleanza a decidere come distribuirle. Infine, lo stesso Trump ha confermato, tramite l’intervista, che le armi dovrebbero essere poi destinate a Kiev.
Anche se non è certo che Trump si riferisse a questa proposta in particolare, gli alleati dell'Ucraina stavano già valutando la possibilità di acquistare armamenti statunitensi a nome di Kiev, così che gli Stati Uniti non dovessero farsi carico delle spese.
La nuova strategia americana segna un punto di svolta nella gestione degli aiuti militari all’Ucraina lasciando alla NATO un ruolo più centrale, almeno formalmente.