15 Jul, 2025 - 09:45

Rottamazione Quinquies 2026, come funzionerà la nuova sanatoria: due requisiti quasi certi

Rottamazione Quinquies 2026, come funzionerà la nuova sanatoria: due requisiti quasi certi

La Rottamazione Quinquies 2026, proposta per la prossima Legge di Bilancio, potrebbe offrire a molti contribuenti una possibilità concreta per saldare i debiti con il Fisco, grazie a un piano di pagamento più lungo e sostenibile rispetto alle precedenti edizioni. Si parla di più di 100 rate mensili, di una durata decennale e di requisiti più selettivi per accedervi.

Ma quali sono le vere novità rispetto alle sanatorie passate? Quali contribuenti potranno beneficiarne? E cosa serve sapere per prepararsi in anticipo alla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali?

Rottamazione Quinquies 2026: piano decennale e nuove soglie di decadenza

La proposta di rottamazione delle cartelle 2026, al momento in fase di esame parlamentare, introduce un piano particolarmente innovativo per la gestione dei debiti fiscali. Il primo elemento distintivo riguarda la durata del pagamento: saranno previste fino a 120 rate mensili, equivalenti a 10 anni di dilazione. Una novità rispetto alle precedenti edizioni, che si fermavano a 18 rate in cinque anni.

Anche il sistema di decadenza dal beneficio sarà modificato: si perderà il diritto alla sanatoria solo dopo il mancato pagamento di otto rate, non più per pochi giorni di ritardo su una singola scadenza.

Un cambiamento che consente anche a chi ha debiti consistenti, superiori ai 50.000 euro, di poter saldare con un impegno mensile più accessibile (es. 416 euro al mese per 10 anni). Un modello pensato per dare respiro a famiglie, liberi professionisti e piccole imprese in difficoltà.

Tuttavia, la Rottamazione Quinquies 2026 non sarà aperta a tutti: sono previste regole di accesso stringenti, finalizzate a selezionare chi ha realmente bisogno della misura.

Accesso alla Rottamazione Quinquies: requisiti economici e soglia minima di debito

Uno degli obiettivi dichiarati dal Governo è evitare che la sanatoria fiscale 2026 venga sfruttata da chi ha la possibilità di pagare ma intende solo ritardare le azioni esecutive. Per questo motivo, il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha anticipato alcuni dei requisiti di accesso attualmente in discussione.

Sarà probabilmente necessario dimostrare una condizione di difficoltà economica, tramite indicatori come l’ISEE o altre attestazioni patrimoniali. Un modo per concentrare le risorse statali su chi ha reale intenzione di saldare il proprio debito, ma è limitato da eventi contingenti o situazioni di vulnerabilità finanziaria.

Altro criterio probabile riguarda l'importo minimo del debito fiscale. La rateizzazione decennale non dovrebbe essere concessa per cartelle di modesta entità. Le ipotesi attuali indicano una soglia minima di 1.000 euro per accedere alla sanatoria: al di sotto di tale importo, il piano decennale non risulterebbe economicamente sostenibile per l’amministrazione.

Due requisiti - capacità reddituale limitata e debito significativo - mirano a evitare abusi e garantire un get­tito fiscale sufficiente, anche rinunciando a sanzioni e interessi.

Quando arriverà la Rottamazione Quinquies e cosa prevede la Legge di Bilancio 2026

Secondo fonti politiche e parlamentari, la Rottamazione Quinquies sarà inserita nella Legge di Bilancio 2026, in assenza di coperture immediate per il 2025. La proposta, inizialmente presentata dalla Lega come misura straordinaria, è ora parte del dibattito più ampio sulla fiscalità e sulla gestione delle entrate tributarie.

La manovra finanziaria del prossimo anno potrebbe contenere il testo definitivo, a seguito dell’approvazione parlamentare e dell’individuazione delle risorse. La necessità di coperture finanziarie resta uno degli ostacoli principali, poiché la rinuncia a interessi e sanzioni comporta una perdita di gettito immediato per l’erario.

Il calendario atteso dovrebbe vedere la pubblicazione della norma entro fine dicembre 2025, con apertura delle domande nei primi mesi del 2026. I contribuenti potranno quindi pianificare per tempo l’adesione, una volta definiti i moduli e i criteri operativi da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

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