Valentina Greco scomparsa e ritrovata in Tunisia, l'avvocato Piscitelli: "Vi spiego cosa non torna"

È viva e sta bene Valentina Greco, l'attivista italiana di 42 anni scomparsa dallo scorso 9 luglio in Tunisia, dove risiede da tre anni. La donna è stata ritrovata all'interno di un armadio della sua abitazione di Sidi Bou Said, grazie all’intervento della polizia tunisina e al supporto dell’ambasciata italiana a Tunisi. 

La versione ufficiale, secondo cui sarebbe svenuta mentre faceva le pulizie, per poi restare bloccata all'interno del mobile a causa dei suoi gatti, lascia molti interrogativi aperti. Tra i più scettici c'è l'avvocato Gianfranco Piscitelli, presidente di Penelope Sardegna, che ha assistito la famiglia durante le ricerche e definisce ora la ricostruzione "inverosimile".

Valentina Greco ritrovata all'interno di un armadio

La scoperta è stata fatta nella serata di venerdì, quando le forze dell'ordine tunisine hanno fatto irruzione nella casa della 42enne - già perlustrata una volta, pochi giorni fa, senza esito - e hanno trovato la donna in un armadio, confusa ma in condizioni fisiche tutto sommato buone.

Di Valentina Greco - attivista per i diritti umani di origine cagliaritana - non si avevano a quel punto notizie da nove giorni. Da quando cioè non aveva telefonato per l'ultima volta ai familiari, il 9 luglio. Poi era partito l'allarme, raccolto immediatamente dall'Associazione Penelope, che aveva prontamente diramato degli appelli in italiano e in francese, coinvolgendo tutti i cittadini. 

Cosa non torna secondo l'avvocato Piscitelli

L'avvocato Gianfranco Piscitelli - che ha assistito la famiglia - ora vuole vederci chiaro. E, commentando la notizia del ritrovamento, definisce "inverosimile" la versione di un "incidente domestico". "È ridicolo pensare che possa essere rimasta per tutti questi giorni nel mobile, senza mangiare e bere", dichiara a Tag24, evidenziando come molte circostanze restino da definire.

"Dobbiamo considerare che la polizia era già stata nella sua abitazione, senza trovarla. E che Valentina da anni è costretta ad assumere farmaci anticoagulanti. Viene da chiedersi come sia possibile che stia bene, se - come dice - non li ha presi. Sono felice ovviamente dell'esito delle ricerche - il nostro intento era ritrovarla -, ma tante cose non tornano", ha aggiunto il legale.

La 42enne sarà sentita dalle autorità tunisine

È possibile che la donna si stesse nascondendo da qualcuno? Che stesse affrontando problemi personali o legati alla sua attività? Consulente da remoto per alcune realtà internazionali, la 42enne è nota, in effetti, per il suo impegno in favore delle donne e dei rifugiati, temi delicati in un contesto complesso come quello tunisino.

Delle sue amiche hanno raccontato anche che, nei giorni precedenti alla scomparsa, avrebbe respinto le insistenti attenzioni di un uomo. Potrebbe entrarci qualcosa? Un'altra ipotesi che non si può escludere è quella di un momentaneo allontanamento volontario. C'è chi ha parlato di un possibile interesse della donna verso l'Islam.

Certezze, almeno per il momento, non ce ne sono. "La vera risposta all'accaduto, per ora un vero e proprio giallo", secondo Piscitelli "potrà arrivare solo dalla diretta interessata o da parte dei due governi coinvolti". La Farnesina, che era intervenuta in supporto dei familiari, ha rinviato dal canto suo ogni commento sul caso.

La famiglia è stata avvertita e ogni ulteriore informazione verrà offerta dalla famiglia stessa,

hanno fatto sapere dai vertici in un comunicato, sottolineando che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha "fatto una telefonata di cortesia alla madre della 42enne". Il fratello di Valentina, Alessio, è già partito per la Tunisia, per starle vicino. E ha risposto "no comment" alle domande dei giornalisti. 

Le dichiarazioni rilasciate dalla madre di Valentina Greco a TGR Rai Sardegna dopo il ritrovamento della 42enne in Tunisia.

La donna, al momento ricoverata per tutti gli accertamenti del caso, sarà sentita nelle prossime ore anche dalle autorità locali. Si aspettano sviluppi.