20 Jul, 2025 - 15:07

Rimborso 730/2025 NASpI: quando l’INPS rifiuta il pagamento, perché e come recuperarlo

Rimborso 730/2025 NASpI: quando l’INPS rifiuta il pagamento, perché e come recuperarlo

Il rimborso 730/2025 è un tema particolarmente rilevante per chi nel corso del 2024 ha percepito redditi da lavoro dipendente o da prestazioni previdenziali come la NASpI. La gestione del conguaglio fiscale in questi casi presenta alcune peculiarità, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dell’INPS come sostituto d’imposta.

E molti sono gli interrogativi che i contribuenti si pongono: Chi riceve la NASpI ha diritto al rimborso? L’INPS eroga sempre quanto spettante? Cosa succede se l’INPS rifiuta di fare da sostituto d’imposta?
In questo articolo analizziamo quando e come l’INPS effettua i rimborsi, i casi in cui li rifiuta e come comportarsi per recuperare correttamente il credito d’imposta.

Prima di approfondire il discorso nei dettagli, vi lasciamo alla visione del video YouTube di RadioUCI Redazione sui nuovi requisiti 2025 per la Naspi dopo le dimissioni volontarie.

Rimborso 730/2025 e NASpI: quando l’INPS agisce da sostituto d’imposta

Chi percepisce l’indennità di disoccupazione NASpI è fiscalmente soggetto a ritenute IRPEF. L’ente previdenziale agisce come sostituto d’imposta, trattenendo le somme dovute al fisco e versandole in nome del contribuente. In sede di conguaglio 730/2025, l’INPS può quindi anche erogare direttamente eventuali rimborsi fiscali, nel caso in cui il risultato della dichiarazione sia a credito.

Ma non sempre il meccanismo funziona in automatico. Affinché l’INPS possa effettivamente gestire il rimborso, devono sussistere condizioni precise. Se queste mancano, il contribuente rischia di non ricevere l’accredito, anche se ha compilato regolarmente la dichiarazione.

Quando l’INPS non paga il rimborso 730/2025

Ci sono due situazioni specifiche in cui l’INPS non eroga il rimborso derivante dal modello 730/2025 sempre in riferimeno alla Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego:

1. NASpI terminata entro il 31 marzo 2025

Se il rapporto tra contribuente e INPS come sostituto d’imposta è cessato entro il 31 marzo 2025, l’ente previdenziale non può più erogare il rimborso. In questa circostanza, è opportuno presentare il 730 senza sostituto d’imposta. Se invece si indica comunque l’INPS, l’eventuale credito non viene perso, ma non sarà erogato direttamente.

2. Domanda NASpI in attesa di accoglimento

Un’altra situazione frequente si verifica quando si presenta il 730 indicando l’INPS come sostituto, ma la domanda di NASpI è ancora in fase di accoglimento. L’ente, in assenza di una posizione attiva, non assume il ruolo fiscale e quindi non può gestire il conguaglio.

In entrambi i casi, è fondamentale agire in modo informato per evitare ritardi o problemi nell’accredito del rimborso.

Cosa fare se l’INPS rifiuta il ruolo di sostituto d’imposta

Se, per una delle ragioni sopra indicate, l’INPS non accetta il ruolo di sostituto, il rimborso non viene accreditato automaticamente. Tuttavia, il credito fiscale non va perso. In questi casi, è possibile:

  • Attendere l’elaborazione del 730 da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • Ricevere il rimborso direttamente sul conto corrente entro fine anno, se indicato correttamente nel quadro ID del modello 730;
  • In alternativa, l’importo potrà essere usato in compensazione nei modelli F24.

È consigliabile monitorare la propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate per controllare lo stato della liquidazione.

Come presentare il modello 730/2025 per ricevere il rimborso in modo corretto

Per evitare disguidi con il rimborso 730/2025, chi ha percepito la NASpI deve valutare con attenzione la scelta del sostituto d’imposta. In particolare:

  • Se si è ancora titolari della NASpI e l’indennità è attiva, è possibile indicare l’INPS come sostituto;
  • Se la NASpI è cessata entro il 31 marzo, meglio optare per l’invio senza sostituto;
  • Se la domanda di NASpI è stata presentata ma non ancora accolta, conviene attendere l’accettazione prima di trasmettere il 730.

Un piccolo errore in fase di compilazione può ritardare anche di mesi il rimborso fiscale.

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