21 Jul, 2025 - 18:46

Come finisce "Diaz - Don't Clean Up This Blood"? La spiegazione del film sul G8 di Genova

Come finisce "Diaz - Don't Clean Up This Blood"? La spiegazione del film sul G8 di Genova

Il finale di Diaz - Don't Clean Up This Blood lascia il pubblico con l'amaro in bocca, lo stesso sapore della vicenda reale cui il film diretto da Daniele Vicari si ispira. La pellicola, uscita nel 2012, racconta i tragici fatti avvenuti nella scuola Diaz, in seguito al G8 di Genova del 2001, ai violenti scontri e all'omicidio di Carlo Giuliani: le persone che si trovavano nella scuola la sera del 21 luglio 2001 sono state brutalmente massacrate dalle forze dell'ordine.

Il film è stato scritto dal regista insieme a Laura Paolucci, dopo la minuziosa analisi di atti processuali, testimonianze dirette e centinaia di ore di materiale girato sul campo. Prima di scoprire come finisce il film e le location dove è stato girato, ecco il trailer per chi volesse recuperarlo:

 

Diaz - Don't Clean Up This Blood come finisce? 

Un pugno nello stomaco, emozioni forti tra paura, rabbia e desiderio di giustizia: Diaz - Don't Clean Up This Blood (2012) è uno di quei film in grado di raccontare la realtà nuda e cruda. La pellicola diretta da Daniele Vicari narra le orribili vicende avvenute dopo il G8 di Genova, nell'istituto Diaz - un complesso scolastico adibito a dormitorio per manifestanti e giornalisti - diventato un vero e proprio teatro di violenze. 

Le ultime scene della pellicola mostrano che alcune delle persone che erano nella scuola sono rimaste gravemente ferite e che 93 di loro sono state arrestate e portate al carcere di Bolzaneto, dove sono stati compiuti ulteriori maltrattamenti da parte delle autorità.

La spiegazione del finale

La scena con cui finisce Diaz mostra una drammatica rappresentazione di quello che è accaduto alle persone presenti nella scuola - gente che non apparteneva ai black bloc né aveva partecipato agli scontri in città - dopo l'irruzione delle forze dell'ordine. Il racconto di una delle pagine più oscure dell'Italia moderna e della giustizia italiana è al centro del film, che denuncia le atrocità e le violazioni dei diritti umani avvenute quella notte. 

Alla fine viene raccontato in breve ciò che è successo dopo: accenni ai risultati dei processi, che nonostante la gravità dei fatti, non hanno comportato pene significative per gli autori delle violenze, anzi alcune condanne sono finite in prescrizione.

Il titolo del film, Don't Clean Up This Blood, si riferisce proprio alla richiesta di non cancellare il sangue versato nella scuola dopo il massacro, una testimonianza delle atrocità avvenute tra quelle mura. Il finale del film vuole suscitare rabbia e indignazione per le violenze e l'abuso di potere rimasto impunito.

Dove è stato girato Diaz? La verità sulle location 

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, Diaz non è stato girato a Genova. Nonostante sia interamente ambientato nel capoluogo ligure e nell'omonima scuola, le riprese del film si sono svolte principalmente in Romania, a Bucarest, dove sono stati allestiti set ad hoc.

Come riporta CiakClub, al tempo non erano stati concessi i permessi per girare all'interno della scuola dove erano state messe in atto le barbarie. Così le sequenze davvero ambientate nel capoluogo ligure sono poche, principalmente quelle in esterni. 

Trama e cast del film

Attivisti, giornalisti, poliziotti, membri del Forum Sociale sono tutti protagonisti di Diaz, il film che racconta i terribili fatti avvenuti tra le mura della scuola. Sullo sfondo della tragedia, il G8 di Genova del luglio 2001, con un focus sulla morte del giovane Carlo Giuliani e la crescente tensione a causa degli scontri tra manifestanti e le forze di polizia per le vie della città.

La storia si apre con Luca Gualtieri (Elio Germano), un giornalista della Gazzetta di Bologna, che arriva a Genova per testimoniare gli scontri per il G8 e che alla fine si ritrova intrappolato nella scuola Diaz. Il suo destino si incrocerà con diversi personaggi: Max Flamini (Claudio Santamaria), il vicequestore aggiunto e coinvolto nel blitz, Alma Koch (Jennifer Ulrich), una giovane anarchica tedesca, Nick Janssen (Fabrizio Rongione), un giornalista francese, Anselmo (Renato Scarpa), pensionato della CGIL; Marco, Etienne, Camille e tanti altri.

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