22 Jul, 2025 - 15:25

Trump ritira gli Stati Uniti dall'UNESCO: cosa c'entra la cultura woke?

Trump ritira gli Stati Uniti dall'UNESCO: cosa c'entra la cultura woke?

Gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro dall’UNESCO, citando il sostegno dell’organizzazione a cause culturali divisive e a una visione “woke” contraria ai valori americani. La decisione sarà effettiva entro dicembre 2026.

Il ritiro degli Usa dall’UNESCO

Gli Stati Uniti abbandoneranno l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO). Il New York Post ha riportato che dietro le ragioni della decisione sono state citate le tendenze anti-americane e anti-israeliane dell'organizzazione. Tra le critiche principali, c'è anche il presunto sostegno a un'agenda culturale “woke”.

Secondo quanto riportato dal New York Post, l’amministrazione Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall’UNESCO, accusando l’organizzazione di sostenere “cause culturali e sociali divisive” e una visione “woke” incompatibile con i valori dell’elettorato americano.

“La decisione del Presidente Trump riflette l’impegno a tutelare gli interessi nazionali. L’UNESCO promuove agende che sono in contrasto con le politiche di buon senso per cui gli americani hanno votato a novembre”, ha riferito il quotidiano statunitense citando la vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly.

Questo Presidente metterà sempre l’America al primo posto,” ha aggiunto Kelly, “e garantirà che la partecipazione degli Stati Uniti alle organizzazioni internazionali sia pienamente allineata con i nostri interessi strategici”.

Il ritiro dovrebbe entrare in vigore entro la fine di dicembre 2026.

L’ordine esecutivo di Trump e la revisione

Il presidente americano, Donald Trump, critica da tempo le istituzioni internazionali e continua a ritirare il suo Paese da diversi organismi multilaterali.

Il 4 febbraio 2025, poche settimane dopo il suo ritorno alla Casa Bianca, Trump ha firmato un’azione presidenziale in cui cita l’UNESCO, insieme al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHRC) e all’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), come “tre organizzazioni delle Nazioni Unite che meritano un rinnovato esame”.

Nel documento si ricorda che gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo centrale nella creazione dell’ONU alla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’obiettivo iniziale era evitare nuovi conflitti su scala globale e favorire la cooperazione tra gli Stati per mantenere la pace e la sicurezza nel mondo. Tuttavia, si legge ancora nel testo:

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...alcune agenzie e organismi delle Nazioni Unite si sono allontanati da questa missione e agiscono invece in contrasto con gli interessi degli Stati Uniti, attaccando i nostri alleati e propagando l'antisemitismo.

Trump ha ordinato una revisione di 90 giorni sull’adesione degli Usa all’UNESCO. Tale revisione, guidata dal Segretario di Stato in coordinamento con l’Ambasciatore americano presso le Nazioni Unite, doveva valutare se l’organizzazione sostenesse gli interessi nazionali, con particolare attenzione ad atteggiamenti considerati antisemiti o anti-israeliani.

Gli Stati Uniti hanno già abbandonato l'UNESCO

Non è la prima volta che Washington si ritira dall’UNESCO.

Gli Stati Uniti si erano già ritirati nel 1984, durante la presidenza di Ronald Reagan. L’allora amministrazione aveva accusato l’UNESCO di essere troppo politicizzata, ostile al libero mercato e alla stampa libera, oltre a denunciare una gestione incontrollata del bilancio.

Nel 2003, sotto la presidenza di George W. Bush, il Paese era rientrato, ritenendo che l’organizzazione avesse intrapreso un processo di riforma. 

Nel 2017, durante il primo mandato di Donald Trump, Washington aveva nuovamente annunciato il ritiro. Decisioni analoghe erano state prese anche nei confronti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Accordo sul clima di Parigi.

Tutte queste scelte erano state annullate da Joe Biden subito dopo il suo insediamento nel 2021. Gli Stati Uniti avevano poi ripreso a far parte dell’organizzazione nel 2023.

Secondo i sostenitori di Trump, l’UNESCO è considerata “woke” perché promuove temi culturali e sociali ritenuti troppo progressisti e divisivi. L’organizzazione è inoltre accusata di sostenere ideologie globaliste e valori percepiti come incompatibili con quelli americani tradizionali.

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