Muori di Lei non è il classico thriller che si dimentica dopo i titoli di coda. Ora disponibile su Prime Video, questo film, dove nulla è come sembra, ci regala un finale che lascia spiazzati.
Niente è come sembra, e le certezze dello spettatore vengono ribaltate in pochi istanti. Se l’hai già visto e stai ancora cercando di capire cosa significhi davvero quel colpo di scena finale, sei nel posto giusto. Proviamo a fare chiarezza.
Prima di continuare nella lettura, guarda il trailer ufficiale:
SPOILER. Il finale di Muori di Lei lascia davvero spiazzati, perché le ultime scene cambiano la prospettiva e ogni convinzione precedente che lo spettatore aveva maturato.
Dopo una serie di sospetti, false piste e ambiguità, si scopre che la protagonista, Amanda, interpretata da Mariela Garriga, non è affatto la vittima fragile che sembrava.
È lei, infatti, ad aver orchestrato tutto sin dall'inizio, con la volontà di portare Riccardo Scamarcio — il marito — verso la rovina.
Amanda in realtà è la sorella della moglie di Luca
Nell’ultima scena, proprio quando pensiamo che ci sarà una riconciliazione o una verità redentrice, arriva la svolta: un gesto freddo, lucido, calcolato da parte della donna.
Luca viene arrestato per un crimine che non ha commesso (orchestrato da Amanda) mentre Sara e Amanda (sorelle, ma Sara ancora non lo sa) diventate ormai amiche, si ritrovano a condividere un amicizia, entrambe in attesa (entrambe incinte di Luca, ma anche questo Sara non lo sa).
Ricordate quella sera? Il 10 marzo 2020. L'Italia intera sospesa davanti alla televisione, ad ascoltare le parole del Presidente del Consiglio che annunciavano l'inizio del lockdown.
In una casa come tante, una famiglia è a tavola mentre cerca di metabolizzare la notizia. Ma proprio in quell'istante, un campanello suona, e la normalità, già fragile, si spezza per sempre.
A bussare è una ragazza, una sconosciuta ospite del bed and breakfast accanto. Ha il telefono scarico, ha dimenticato il codice d'ingresso e chiede solo qualche minuto per ricaricarlo. Un piccolo, banale contrattempo che si trasforma nell'incidente scatenante di una storia che usa la pandemia non come tema, ma come perfetto catalizzatore di isolamento, desiderio e paranoia.
Il film, infatti, non è un racconto sul Covid, ma "la storia di Amanda... e di come mi ha rovinato la vita", come ci avverte fin da subito la voce narrante del protagonista, Luca.
Interpretato da un ottimo Riccardo Scamarcio, Luca è un professore di filosofia frustrato, schiacciato dall'ombra di un padre medico (un arrogante Paolo Pierobon) che non manca mai di ricordargli la sua superiorità.
Mentre lui e la moglie Sara (un'intensa Maria Chiara Giannetta) cercano disperatamente di avere un figlio, la pandemia esplode. Sara, anche lei medico, viene risucchiata in turni massacranti in ospedale, un'eroina silenziosa con i segni della mascherina a solcarle il viso. E Luca? Solo, a casa, cosa fa? Inizia a spiare dalla finestra la sua nuova, bellissima e misteriosa vicina, Amanda (l'attrice cubana Mariela Garriga).
Quella che inizia come una commedia romantica dai toni amari, si trasforma rapidamente nel racconto di una passione proibita e divorante. Mentre Sara salva vite, Luca e Amanda vivono in una bolla di vino, sesso e pigrizia.
Proprio quando pensiamo di aver capito tutto, la trama vira bruscamente verso il thriller.
L'identità di Amanda si rivela tutt'altro che scontata, e la storia inizia a inanellare una serie di colpi di scena che trasformano la commedia domestica in un gioco pericoloso e avvincente.
Per Luca, un uomo cresciuto sentendosi un fallito, si presenta per la prima volta l'occasione di non essere più uno spettatore, ma il protagonista della propria vita. L'opportunità di compiere un gesto eroico, o forse solo di fare la scelta giusta.
Con un cast solido, il film di Sardo si conferma un'opera matura, capace di intrattenere e far riflettere, dimostrando come, a volte, il pericolo più grande non sia fuori, ma alla porta accanto.