26 Jul, 2025 - 13:52

Liam e Noel Gallagher rendono omaggio a Ozzy Osbourne a Wembley

Liam e Noel Gallagher rendono omaggio a Ozzy Osbourne a Wembley

Quando due leggende del britpop si uniscono per rendere omaggio a un’icona dell’heavy metal, il risultato è pura magia.

Liam e Noel Gallagher si sono ritrovati sul palco di Wembley per salutare Ozzy Osbourne in una serata che ha fatto vibrare le corde della storia del rock.

Tra chitarre distorte, cori da stadio e un tributo che ha scaldato anche i cuori più duri, a Londra, sotto le luci del tempio del calcio e del rock, è successo qualcosa di unico.

Il tributo degli Oasis a Ozzy

In una notte londinese carica di elettricità e nostalgia, dove il ritorno degli Oasis a Wembley sembrava già di per sé un evento storico, un momento di inaspettata e solenne commozione ha unito 90.000 persone in un unico, rispettoso silenzio.

I fratelli Gallagher, di nuovo insieme sul palco più iconico d'Inghilterra dopo oltre 16 anni, hanno messo in pausa la celebrazione della propria reunion per rendere omaggio a un re, il Principe delle Tenebre, Ozzy Osbourne.

La notizia della scomparsa di Ozzy, martedì, all'età di 76 anni, ha scosso il mondo della musica fino alle fondamenta. E così, venerdì sera, mentre il boato della folla accoglieva i primi accordi, il concerto ha assunto un significato più profondo. 

A un certo punto dello show, le luci si sono abbassate e sul gigantesco schermo alle spalle della band è apparso il volto iconico di Ozzy.

È stata la voce di Liam, cruda e inconfondibile, a rompere il protocollo della scaletta. "Voglio dedicare la prossima a Ozzy Osbourne, la rock 'n' roll star", ha gridato nel microfono, con una sincerità che ha attraversato lo stadio.

Le note di "Rock 'N' Roll Star", forse il brano più adatto a celebrare una vita come quella di Ozzy, sono esplose, trasformando un inno alla propria ambizione in un tributo universale a colui che quella strada l'ha spianata per tutti.

Vedere i due fratelli, uniti nel rendere omaggio a un'altra leggenda segnata da una vita di eccessi e genialità, ha creato un ponte tra generazioni di ribelli della musica britannica.

La serata era già di per sé un evento. Fuori dallo stadio, fan accampati da ore si mescolavano a un fiume di celebrità, da comici come Rob Beckett e David Walliams a icone come Goldie, tutti lì per testimoniare un pezzo di storia.

Ma l'omaggio a Ozzy ha elevato il tutto a un livello diverso. Ha ricordato a tutti che, dietro la rivalità, la competizione e i personaggi costruiti a tavolino, esiste una comunità legata da un profondo rispetto per i pionieri.

Mentre le cronache delle ore precedenti parlavano della disperata lotta dei paramedici per salvare la vita di Ozzy e del dolore straziante della moglie Sharon, "troppo fragile" per affrontare una cerimonia pubblica, il tributo degli Oasis è apparso come un abbraccio collettivo.

Un modo, per la musica, di prendersi cura dei propri eroi caduti. In quella notte a Wembley, tra i cori assordanti e le chitarre distorte, il Principe delle Tenebre è stato salutato come meritava: una vera, immortale, rock 'n' roll star.

Nel frattempo Kelly Osbourne afferma di aver perso il suo miglior amico

Con un messaggio toccante affidato a Instagram, Kelly Osbourne ha pianto la scomparsa del padre Ozzy, definendolo "il migliore amico che abbia mai avuto".

La frase è una citazione dalla canzone "Changes" dei Black Sabbath, brano che padre e figlia avevano reinciso in un celebre duetto nel 2003, trasformandolo in un inno al loro legame.

Il suo tributo sottolinea la profonda relazione tra i due, resa famosa dal reality "The Osbournes", che mostrò al mondo il lato paterno e dolce del "Principe delle Tenebre", spentosi martedì all'età di 76 anni.

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