28 Jul, 2025 - 09:35

Bonifico parlante: il dettaglio che può farti perdere i bonus casa (o farteli ottenere)

Bonifico parlante: il dettaglio che può farti perdere i bonus casa (o farteli ottenere)

Il bonifico parlante si dimostra essere un valido strumento nell’ambito dei bonus casa: ristrutturazione, mobili ed ecobonus.

Pertanto, è di fondamentale importanza sapere come si compila, per evitare di non perdere il diritto ai bonus. È, altresì, utile capire anche quali sono le differenze con il bonifico ordinario.

Per chiarire ogni dubbio, in questo articolo spiegheremo come compilare il bonifico parlante, i dati da inserire e quale causale indicare in base ai bonus. 

Prima di iniziare, rimando alla visualizzazione del video YouTube di Vincenzo Madera: utile, chiaro e completo sull'argomento.

 

Come si compila il bonifico parlante per il bonus ristrutturazioni

Per accedere alla detrazione fiscale relativa agli interventi di ristrutturazione edilizia, è fondamentale effettuare i pagamenti esclusivamente tramite bonifico parlante, l’unica modalità considerata idonea dall’Agenzia delle Entrate. Sono esclusi pagamenti con carta, assegno o contanti, che non consentono di fruire del beneficio.

Affinché il bonifico sia considerato corretto, è necessario inserire con precisione alcune informazioni obbligatorie:

  • La causale del versamento, con riferimento normativo all’art. 16-bis del D.P.R. 917/1986;
  • Il codice fiscale del soggetto che intende usufruire della detrazione.

Nel caso in cui la spesa sia sostenuta da più contribuenti, tutti interessati a beneficiare della detrazione, è indispensabile indicare nel bonifico i codici fiscali di ciascun soggetto.

Per i lavori condominiali con il bonus ristrutturazioni, infine, il bonifico deve riportare sia il codice fiscale del condominio, sia quello dell’amministratore o del condomino incaricato del pagamento.

Come si compila il bonifico parlante per il bonus mobili

Il secondo bonus di cui parleremo in relazione alla compilazione è quello per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Chi intende usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici 2025 può tirare un sospiro di sollievo: a differenza di altri bonus fiscali, non è necessario effettuare il pagamento con bonifico parlante. Il contribuente ha la possibilità di utilizzare carte di credito, carte di debito oppure un bonifico ordinario, senza che su quest’ultimo venga applicata la ritenuta d’acconto normalmente prevista.

Resta comunque la facoltà di optare per il bonifico parlante. In questo caso, però, è importante compilare correttamente la causale del versamento, specificando:

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“Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell’art. 16, comma 2, del D.L. 63/2013, convertito nella Legge 90/2013”.

Vanno riportati anche il codice fiscale del beneficiario della detrazione e quello del soggetto che riceve il pagamento, come previsto anche per il bonus ristrutturazioni.

Importante anche il caso degli acquisti tramite finanziamento a rate: la detrazione è ammessa solo se la finanziaria effettua il pagamento con modalità conformi e il contribuente conserva la relativa documentazione, ricevuta inclusa. La spesa si considera sostenuta nell’anno in cui paga la finanziaria, non quando iniziano le rate.

Come si compila il bonifico parlante per l’Ecobonus

Concludiamo in bellezza parlando dell’Ecobonus. Anche per fruire delle detrazioni relative a questa misura, si deve compilare il bonifico parlante. Ma come?

Come nei casi precedenti, è abbastanza semplice e occorre solo prestare attenzione all’inserimento dei dati giusti.

Precisiamo subito che le modalità di pagamento variano in base alla natura del contribuente:

  • Privati e soggetti non titolari di reddito d’impresa: devono effettuare i pagamenti esclusivamente tramite bonifico bancario o postale, appositamente predisposto per consentire la detrazione fiscale;
  • Imprese e titolari di reddito d’impresa: sono esentati dall’obbligo di utilizzare il bonifico parlante (in questi casi, è comunque necessario disporre di una documentazione adeguata che attesti le spese sostenute).

Passando proprio al lato pratico, per rendere valido il bonifico parlante ai fini dell’Ecobonus, è fondamentale che esso contenga le seguenti informazioni:

  • La causale del versamento: dicitura: “Lavori volti al risparmio energetico ai sensi dell’art. 1, commi 344-347, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296”;
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • La partita Iva o il codice fiscale dell’impresa o del professionista che ha eseguito gli interventi.

Bonifico parlante: cosa sapere

  • Bonus ristrutturazioni: il bonifico parlante è obbligatorio e deve riportare causale normativa, codice fiscale del beneficiario e dati del fornitore;
  • Bonus Mobili: non è obbligatorio il bonifico parlante: sono validi anche carta o bonifico ordinario. Se usato, va indicata la causale corretta e i dati fiscali;
  • Ecobonus: obbligatorio per i privati; non necessario per imprese. Il bonifico deve includere riferimento normativo, codice fiscale del contribuente e partita Iva dell’esecutore.
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