Non c’è pace per Fabrizio Corona. Ma, d'altronde, lui fa uno sporco lavoro e sa bene quali possono essere le conseguenze delle rivelazioni fatte nel suo Falsissimo.
Stavolta, al centro del ciclone ci sono gli audio – ormai virali – di Raoul Bova indirizzati alla giovane Martina Ceretti.
Secondo le indiscrezioni, per evitare che gli audio venissero diffusi, qualcuno avrebbe contattato l’attore chiedendogli del denaro. Altrimenti, sarebbero diventati di dominio pubblico.
La Procura starebbe valutando l’ipotesi di reato. Fabrizio Corona è davvero tornato ai vecchi metodi? Scopriamo tutti i retroscena.
La tempesta che ha travolto Raoul Bova non è più solo una bufera mediatica alimentata dal gossip.
Ora, la vicenda assume contorni ancora più scuri, perché si potrebbe spostare delle riviste di gossip alle aule di tribunale. La Procura di Roma ha infatti aperto un fascicolo d'inchiesta per un reato grave, quello di estorsione, su una storia che sembra avere ancora molti capitoli nascosti.
Al centro di tutto, ci sono gli audio privati dell'attore, diffusi da Fabrizio Corona, e un retroscena che parla di velate minacce e di un netto rifiuto a scendere a patti, da parte dell'attore.
Il prologo di questo dramma si sarebbe consumato giorni prima che lo scandalo esplodesse. Un messaggio, proveniente da un numero sconosciuto, avrebbe raggiunto Raoul Bova, avvisandolo dell'esistenza di conversazioni private con la modella Martina Ceretti, definite "esplosive" e pronte a diventare di dominio pubblico.
Un avvertimento che poteva essere letto come un invito a trattare, a sborsare del denaro per comprare il silenzio. Ma Bova, secondo le ricostruzioni, non ha abboccato. Ha scelto di non negoziare, un rifiuto netto a cedere a quella vergognosa estorsione.
La conseguenza di questa scelta sarebbe stata la pubblicazione degli audio. Ed è quello che è avvenuto, il 21 luglio durante il programma di Corona, Falsissimo.
Al momento, l'inchiesta della Procura è aperta contro ignoti e Corona non risulta indagato. Tuttavia, il suo ruolo di diffusore ultimo di quel materiale lo pone inevitabilmente sotto i riflettori degli inquirenti, che a partire da lui, andando indietro, ricostruiranno l'intera filiera.
Da chi ha ottenuto illecitamente le conversazioni Corona? A chi le ha poi passate all'ex re dei paparazzi? Chi ha inviato quei messaggi estorsivi a Raoul Bova?
Una Rocío Muñoz Morales disgustata, ha pubblicamente negato che fossero in crisi quando lui l'ha tradita.
Dall'altro, c'è la narrazione diametralmente opposta dell'esperto di gossip Gabriele Parpiglia, che smonta pezzo per pezzo la difesa dell'attrice.
Secondo Parpiglia, la crisi non solo era reale, ma profonda e radicata da tempo. "Bova dormiva sul divano da un anno", scrive nella sua newsletter, aggiungendo dettagli di una lontananza domestica che avrebbe visto l'attore trasferirsi per un periodo anche dalla sorella.
L'esperto di gossip rivendica di aver dato per primo la notizia della rottura e sottolinea come nessuno l'avesse mai smentita prima dello scandalo. La mossa di Rocío, secondo lui, sarebbe un tentativo di "passare da vittima", quando in realtà "l'amore era finito" da tempo. E infatti qualche mese fa si parlava anche di un suo possibile flirt con Stefano De Martino.
"Bova ha provato a recuperare i cocci, ma alla fine tutto è esploso", conclude Parpiglia, descrivendo due persone che, di fatto, avevano già preso strade separate.
E così, i due filoni della storia – quello giudiziario e quello sentimentale – si intrecciano in modo inestricabile, lasciando aperti interrogativi pesanti. Chi ha tradito la fiducia di Bova? È stata la stessa Ceretti e lo ha fatto per diventare famosa, come si paventa in questi giorni?
E qual è la verità dietro il sorriso di facciata di una delle coppie più amate dello spettacolo?