Se si prende per buono quanto scritto dal Fatto Quotidiano oggi, la notizia è questa: Urbano Cairo, il patron del Corriere della Sera, di La7 e del Torino, scende in politica. Per questo ha commissionato alla Swg un sondaggio per verificare che grado di popolarità riscontra tra gli italiani.
Se si prende per buono quanto detto al Fatto Quotidiano dal diretto interessato, invece, la notizia non c'è: Urbano Cairo non sa nulla di questo sondaggio e, probabilmente, a 68 anni, non ci pensa nemmeno di intraprendere una nuova carriera da politico. Del resto, l'uomo che lo ha ispirato dal punto di vista imprenditoriale, Silvio Berlusconi, nel fatidico 1994 della sua discesa in campo, di anni ne aveva 57.
Comunque sia: prendendo per buona la versione dei Travaglio-boys Thomas Mackinson e Tommaso Rodano, prendendo per vero il sondaggio, non ci sono ancora i suoi esiti. È, come si dice "attualmente in lavorazione". Per questo, se vi squilla il telefono e vi chiedono di Cairo, sappiate che non è una bufala. Swg fa sul serio. E forse Cairo davvero pensa alla politica.
Il Fatto Quotidiano ha desunto che Cairo vuole scendere in campo non dal suo attivismo per rafforzare il palinsesto di La7 e dettare la linea per il CorSera che verrà, ma dalle domande del questionario che l'istituto demoscopico Swg ha preparato su di lui.
La prima è questa: "Siete interessati a un nuovo partito che promuova una politica seria, con volti nuovi, attento al ceto medio impoverito e alle fasce deboli?"
La seconda domanda, invece, recita così: "Ritenete che Urbano Cairo sarebbe adatto a guidare una forza politica come quella descritta prima?"
Terza domanda: "In una scala da 0 a 100, con quale probabilità potreste votare per un nuovo partito come quello descritto sopra alle prossime elezioni politiche, se fosse guidato da Urbano Cairo?"
Quarto quesito: "Se ci fosse questo nuovo partito, quali delle seguenti liste votereste più probabilmente alle elezioni politiche?" e giù l'elenco con il partito di Cairo prima opzione e il Movimento Cinque Stelle ultima.
Quinto quesito: "Quale coalizione scegliereste tra una di centrosinistra guidata da Elly Schlein, una di centrodestra con Giorgia Meloni e una coalizione indipendente con il nuovo partito di Cairo, liste civiche di territorio e candidato premier Cairo?"
In seguito, l'imprenditore nato a Milano nel 1957 viene messo a confronto con Carlo Calenda e gli altri leader politici:
Insomma: se è vero ciò che dice il Fatto, Cairo penserebbe di mettersi a capo di un nuovo Terzo polo.
Del resto, non è un mistero che Cairo si riconosca in un'area politica liberal, non organica né al centrodestra né al centrosinistra.
In un'intervista del 2024 si è definito politicamente un uomo di centro fin da giovane, quando votava per la Democrazia Cristiana di Benigno Zaccagnini. Poi la sua simpatia ha virato per il Partito Radicale di Marco Pannella e, in anni più recenti, a favore di Matteo Renzi e Carlo Calenda.
Nel 2016, però, quando Salvini pensò di candidarlo sindaco di Milano, rispose così:
Sta di fatto che oggi, secondo il Fatto Quotidiano, Cairo sembra avere velleità di carattere nazionale.
I cronisti del giornale di Travaglio, però, si sono basati su un sondaggio che è un mistero. Infatti, hanno fatto sapere di aver contattato Cairo. Ma che quest'ultimo, sul sondaggio che sarebbe in lavorazione per lui, ha dato questa risposta:
Al che, i due cronisti che hanno firmato l'articolo che lo riguarda, Mackinson e Rodano, non si sono arresi. Anzi, hanno tratto questa conclusione: