La pensione a 67 anni sembra un traguardo lontano per milioni di cittadini, considerando le differenze con il passato, quando si poteva lasciare il lavoro molti anni prima.
Ci sono le uscite anticipate, che spesso sono poco convenienti. Tuttavia, se non si è troppo ottimisti per i 62 anni e si pensa a 64 anni per lasciare il lavoro, allora qualche possibilità c’è.
In questo articolo, vediamo come può andare in pensione chi ha appena compiuto 64 anni, ovviamente sempre in modo anticipato, parlando del funzionamento, i vantaggi e gli svantaggi.
Prima di iniziare, consiglio la visualizzazione del video YouTube di MiaPensione per una panoramica completa di tutte le opzioni disponibili nel 2025.
Attualmente, chi desidera anticipare il pensionamento a partire dai 64 anni ha a disposizione diverse soluzioni.
La prima è Quota 89, una formula che permette di andare in pensione a 64 anni con almeno 25 anni di contributi versati, basata sul sistema contributivo.
In alternativa, c’è l’Ape Sociale, un’opzione riservata a determinate categorie, che consente il pensionamento a 63 anni e 5 mesi, a patto di aver accumulato almeno 30 anni di contributi.
Infine, la pensione anticipata ordinaria non richiede limiti di età ma impone un’anzianità contributiva più lunga: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.
Sembrerebbero tre formule interessanti con pro, ma anche contro. Ogni soluzione può adattarsi diversamente, considerando requisiti, condizioni e, naturalmente, una serie di altri fattori.
Iniziamo parlando dei pro della prima opzione: Quota 89. Salta subito all’occhio il vantaggio principale: il requisito contributivo di 25 anni. Un limite molto basso, se confrontato con le altre soluzioni.
Un altro punto di forza è la platea estesa di beneficiari. Non riguarda solo gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), ma anche chi rientra nella:
A precisarlo è stato direttamente l’Inps, ampliando così le opportunità per numerosi lavoratori di accedere a una forma di pensione anticipata più flessibile.
Passiamo all’Ape sociale che ci mostra subito uno dei suoi principali punti di forza: il calcolo misto dell’assegno pensionistico. Chi ha maturato contributi prima del 1996 può beneficiare del metodo retributivo per quella parte della carriera, mentre i versamenti successivi vengono conteggiati con il sistema contributivo per avere un assegno pensionistico più alto.
Infine, la pensione anticipata consente di andare in pensione già a 59 anni, purché si sia raggiunto il requisito contributivo richiesto. Tra i suoi principali vantaggi spicca il calcolo dell’assegno basato sul sistema misto, che valorizza sia i contributi versati prima che dopo la riforma.
Dopo i pro, arriva la faccia dolente della medaglia: gli svantaggi. Infatti, tutte le forme di pensione anticipata presentano contro considerevoli.
Ma procediamo con lo stesso ordine adottato prima, partendo proprio da Quota 89. La prima rata della pensione deve essere almeno tre volte superiore all’importo mensile dell’assegno sociale, ridotto a:
Diversamente, i contro dell’Ape sociale sono ancora di più. Intanto, prevede un tetto massimo di 1.500 euro mensili e si rivolge esclusivamente a determinate categorie di persone, quali:
Infine, parliamo della pensione anticipata: per chi ha contributi versati prima del 1996, è richiesto che almeno 35 anni siano di contribuzione effettiva, ossia periodi di lavoro effettivamente svolto, escludendo fasi di malattia, disoccupazione o altre interruzioni analoghe.
Lasciare il lavoro a 67 anni ormai sembra lontano per molti italiani, ma ci sono ancora possibilità di andare in pensione anticipata, a partire dai 64 anni.
Tra le principali opzioni spiccano Quota 89, che richiede almeno 25 anni di contributi, l’Ape Sociale, riservata a categorie specifiche con almeno 30 anni di contributi, e la pensione anticipata ordinaria, che prevede un’anzianità contributiva più lunga senza limiti d’età.
Ciascuna misura presenta vantaggi e svantaggi, dall’ampiezza dei requisiti alle condizioni economiche, che è importante valutare attentamente per scegliere la soluzione più adatta.