30 Jul, 2025 - 15:48

Chi ha ucciso Meredith Kercher e perché? Le indagini, le sentenze e i misteri mai chiariti del caso

Chi ha ucciso Meredith Kercher e perché? Le indagini, le sentenze e i misteri mai chiariti del caso

"Il delitto di Perugia": così è stato ribattezzato - e così da molti è conosciuto - il caso dell'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese che nel novembre 2007 fu trovata morta, in una pozza di sangue, nell'abitazione che condivideva con altre ragazze al civico 7 di via della Pergola, nel cuore della città umbra. Un caso che, nonostante le sentenze definitive, resta in parte irrisolto, continuando ad alimentare il dibattito pubblico. Per capire perché, dobbiamo fare un passo indietro.

La ricostruzione dell'omicidio di Meredith Kercher 

Tutto iniziò la mattina del 2 novembre 2007, quando una delle coinquiline di Meredith, Amanda Knox, e l'allora fidanzato Raffaele Sollecito, di ritorno da una nottata fuori casa, trovarono una finestra dell'abitazione rotta e il portone aperto e diedero l'allarme. 

Di lì a poco, i poliziotti intervenuti scoprirono il corpo senza vita della giovane: era sul letto della sua camera, avvolto in una coperta; tutt'intorno, c'erano copiose macchie di sangue. I sospetti si concentrarono proprio su Knox e Sollecito, che erano apparsi stranamente "freddi", senza mai smettere di scambiarsi effusioni.

Neanche davanti alle telecamere dei giornalisti che in breve tempo erano arrivati sul posto: una cosa insolita, fuori luogo, secondo chi li osservava. Entrambi furono condotti in caserma e interrogati. La ragazza, in assenza di un avvocato, mise in mezzo il titolare del bar per cui lavorava, un certo Patrick Lumumba, facendo intendere che si trovasse sulla scena del crimine. 

Più avanti si sarebbe rimangiata tutto, raccontando di essere stata spinta a parlare dai suoi interpreti e di aver semplicemente citato i dettagli di un sogno macabro che aveva fatto. Lumumba, in effetti, era innocente: aveva un alibi. Dopo 14 giorni di ingiusta detenzione, fu prosciolto da ogni accusa e liberato. Di recente, il tribunale di Firenze ha condannato Knox a 3 anni per calunnia nei suoi confronti. 

Chi ha ucciso la studentessa inglese e perché? 

Anche Knox e Sollecito finirono in carcere. Nel corso di una serie di accertamenti tecnico-scientifici, gli inquirenti avevano infatti scoperto sulla scena del crimine loro tracce: erano su un coltello e su un reggiseno appartenente alla vittima.

Dettagli che i giudici avrebbero poi giudicato "insufficienti" a condannarli. Al termine del lungo e complesso iter processuale che li ha visti protagonisti, tutti e due sono stati assolti. È stato definitivamente condannato, invece, il cittadino ivoriano Rudy Guede.

Ad incastrarlo, alcune tracce genetiche rinvenute nell'abitazione, ma anche la geolocalizzazione del suo cellulare e il fatto che dopo il delitto fosse fuggito all'estero (fu arrestato in Germania). Le sentenze che lo riguardano sostengono che uccise la giovane dopo essersi introdotto in casa sua per rubare.

I misteri mai chiariti del caso: una sintesi

Guede dal canto suo si è sempre proclamato innocente, confermando di aver incontrato Meredith (che secondo la sua versione lo aveva invitato per fini sessuali), ma negando l'omicidio. E più volte ha puntato il dito contro Knox e Sollecito, accusandoli apertamente di essere i veri autori del delitto.

Su cosa sia successo davvero quella notte, nonostante le sentenze, restano quindi dubbi. Anche perché Guede, secondo i giudici, non agì da solo, ma in concorso con ignoti. Chi erano e perché presero di mira la giovane studentessa? Sono solo alcuni degli interrogativi che, forse, non troveranno mai risposta.

Nel corso delle indagini furono commessi troppi errori (nelle carte, si parla di "clamorose défaillances e amnesie investigative". Mancanze che hanno reso difficile delineare un quadro "se non di certezza, quanto meno di tranquillante affidabilità", scrissero i giudici. A 18 anni dai fatti, il dibattito sul caso è quindi ancora aperto. 

Una puntata della trasmissione "Incidente Probatorio", in onda sul canale 122 - Fatti di Nera del digitale terrestre.

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