01 Aug, 2025 - 11:44

La comunità di San Patrignano e la lotta alla tossicodipendenza

In collaborazione con
Margherita Maurich
La comunità di San Patrignano e la lotta alla tossicodipendenza
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“ C’erano momenti in cui un po' mi dicevo: ‘Cristo hai solo tredici anni e già di sballi di eroina (…).’ Ma poi questo pensiero andava via. Stavo troppo bene per riflettere. Fenomeni di crisi di astinenza non ci sono quando uno è all’inizio. La sensazione piacevole mi rimase per tutta la settimana. Tutto andava benissimo. ” Noi i Ragazzi dello zoo di Berlino, Christiane F.

Erano gli anni ’70 a Berlino quando Christiane Felscherinow cade nel tunnel della droga, tunnel dal quale non è mai uscita completamente. La sua dipendenza, la racconta nel libro che ha sconvolto il mondo per la sua crudità e il suo realismo: Noi, i Ragazzi dello zoo di Berlino. Una realtà che appare così lontana ma, allo stesso tempo, attuale.

L’epidemia dell’eroina in Italia

Negli stessi anni in cui Christiane F. comincia il suo viaggio nella dipendenza, anche in Italia compare una nuova droga sul mercato: l’eroina. L’eroina è derivata dalla morfina che viene venduta ed utilizzata generalmente sotto forma di polvere. Può essere inalata, fumata ma, più comunemente, iniettata dal momento che gli effetti sono quasi immediati e molto più intensi. Questo tipo di droga crea una forte dipendenza: la crisi di astinenza presenta sintomi quali vomito, diarrea, insonnia, crampi, tremori violenti e dolori muscolari.

L’abuso della sostanza porta a lungo termine effetti quali problemi respiratori, endocardite, artrite e problemi reumatologici.

Se non si utilizzano siringhe sterili, vi è il rischio di contrarre infezioni virali quali epatite B, C e HIV. Inoltre, vene cicatrizzate, ascessi, infezioni batteriche e ulcere sono all’ordine del giorno.

Vicenzo Muccioli e la storia di San Patrignano

Negli anni del boom d’eroina in Italia, Vincenzo Muccioli pianta le radici per quella che diventerà una tra le più conosciute comunità di recupero in Italia. Alla fine degli anni ’70 si trasferisce in un podere nel comune di Coriano per aiutare una ragazza ad uscire dal tunnel della tossicodipendenza.

L’obiettivo è fornire un aiuto concreto ai tossicodipendenti senza richiedere alcun pagamento: accorrono subito altri volontari in modo tale da poter contrastare l’epidemia di eroina presente in Italia. Già un anno dopo si costituisce la cooperativa di San Patrignano. Grazie al contributo finanziario dei coniugi Moratti, la comunità cresce in fretta e acquista grande visibilità sia in Italia che all’estero.

Negli anni ’90 viene inaugurato anche il Centro Medico per contrastare la diffusione dell’AIDS. Alla morte di Vincenzo Muccioli, la gestione passa al figlio Andrea sino al 2011, dove un comitato di garanti prende in mano la Comunità di San Patrignano.

Le controversie attorno alla Comunità di San Patrignano

Le controversie riguardo alla Comunità di San Patrignano si focalizzano principalmente sui metodi utilizzati. Nel 1980 i carabinieri trovano incatenati in un canile alcuni membri della comunità. Si apre così il “processo delle catene”: Muccioli viene arrestato ma assolto in appello.

Nel 1989 viene trovato il cadavere di un ragazzo ucciso a bastonate da altri tre membri della comunità. Durante le indagini emergono anche numerosi suicidi commessi quando i membri si trovavano in clausura punitiva.

L’aumento del consumo di sostanze

Ad oggi, la Comunità di San Patrignano è pienamente operativa. Attualmente ospita circa 1600 persone e vanta un tasso di recupero di circa il 72 % tra chi completa il percorso riabilitativo. Nel corso del tempo, al di là dell’emergenza storica dell’eroina, si è assistito alla diffusione di nuove droghe, tra cui il fentanyl che è un potente oppioide sintetico, da 30 a 50 volte più forte dell’eroina. Gli Stati Uniti sono in una situazione drammatica, ma il fentanyl rappresenta una minaccia crescente anche in Italia.

In occasione della Giornata Mondiale contro le Droghe 2024, i dati nazionali hanno evidenziato un rialzo nel consumo di sostanze illegali tra i giovani. In Italia, circa 960.000 ragazzi tra i 15 e i 19 anni hanno dichiarato di aver assunto droghe almeno una volta.

Informare, prevenire e assistere

La Comunità di San Patrignano continua ad essere un punto di riferimento per chi combatte le proprie dipendenze. In Italia, l’abuso di sostanze cresce in modo preoccupante e servono luoghi che forniscano assistenza, prevenzione e informazione. In questo modo si può dare speranza a chi è caduto nella dipendenza e proteggere le generazioni più giovani.

A cura di Margherita Maurich

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