02 Aug, 2025 - 11:00

Chi era il mostro di Modena e quante persone ha ucciso?

Chi era il mostro di Modena e quante persone ha ucciso?

Negli anni tra il 1985 e il 1995 la provincia di Modena fu attraversata da una serie di delitti brutali e misteriosi: giovani donne, spesso prostitute e tossicodipendenti, venivano ritrovate senza vita tra case diroccate, canali e campagne isolate.

Questi delitti, accomunati da un modus operandi particolarmente violento e da vittime accomunate da fragilità e marginalità sociale, sono stati attribuiti a una sola mano, passata alla storia come il Mostro di Modena. 

Chi era il mostro di Modena?

Il Mostro di Modena è una figura che rimane avvolta nel mistero, poiché non è mai stato identificato né arrestato. Nei fascicoli giudiziari non esiste un responsabile certo: tutte le piste battute dagli inquirenti, gli interrogatori, i profili criminali e gli esami autoptici non hanno mai portato alla cattura di un colpevole.

Nel tempo sono stati sospettati alcune persone – tra cui uomini delle forze dell’ordine e soggetti con precedenti penali – ma nessuno di loro è mai stato incriminato con prove definitive. Anche grazie alla mancanza, per l’epoca, di strumenti forensi oggi considerati fondamentali, come il test del DNA, il caso rimase e rimane irrisolto.

Quante persone ha ucciso il mostro di Modena?

Alla mano del Mostro di Modena sono attribuiti almeno otto omicidi. Le vittime accertate che gli inquirenti hanno collegato – per modalità, contesto e dinamica degli omicidi – sono:

  • Giovanna Marchetti (1985, 18 anni)
  • Donatella Guerra (1987, 22 anni)
  • Marina Balboni (1987, 21 anni)
  • Claudia Santachiara (1989, 24 anni)
  • Fabiana Zuccarini (1990, 21 anni)
  • Anna Bruzzese (1992, 22 anni)
  • Anna Maria Palermo (1994, 20 anni)
  • Monica Abate (1995, 31 anni)

Tutte furono uccise nel Modenese in un arco temporale di dieci anni, e quasi sempre furono ritrovate nude o semi-nude, con evidenti segni di violenza fisica e sessuale.

Diverse furono strangolate, altre uccise a colpi di pietra o con armi da taglio. In molti casi le loro borse non furono mai ritrovate, e spesso furono lasciate in luoghi isolati, segno di una certa conoscenza del territorio da parte dell'assassino.

Possibili altre vittime

Oltre agli otto casi accertati, alcuni investigatori e giornalisti ipotizzano che il Mostro possa essere il responsabile anche di altri due omicidi, per un totale di dieci delitti. Si tratta di:

  • Filomena Gnasso (1983, 43 anni): trovata accoltellata in zona Mercato Bestiame a Modena.
  • Antonietta Sottosanti (1990, età non specificata): soffocata con una calza e poi arsa in un incendio doloso nel suo appartamento.

Nonostante le analogie nelle modalità, non tutti gli studiosi e inquirenti concordano nell’attribuire queste morti al Mostro; alcuni considerano gli otto omicidi tra il 1985 e il 1995 come l’unica serie “certa”.

Perché il caso è rimasto insoluto?

Le ragioni per cui il Mostro di Modena non sia mai stato identificato sono molteplici:

  • Le vittime erano donne ai margini della società, spesso lasciate sole e senza reti di protezione, il che rese più difficile ricostruire frequentazioni e movimenti.
  • Mancava all’epoca una vera cultura delle indagini basate sulle prove genetiche e sulla serialità dei crimini, e in molti casi le indagini furono superficiali.
  • Della serialità si prese piena coscienza solo dopo alcuni anni, grazie all’intuizione di giornalisti come Pier Luigi Salinaro, che cominciarono a collegare episodi apparentemente isolati.

Alcuni sospetti ricaddero sulle forze dell’ordine, ma non portarono a nulla, tanto che il cold case rimane ancora oggi aperto.

 

 

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