Negli ultimi giorni, le tensioni tra Stati Uniti e Russia hanno registrato un’improvvisa impennata. Il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato il riposizionamento di sottomarini nucleari, una mossa inaspettata che segna un raro momento di escalation militare diretta. Al centro dello scontro, le dichiarazioni dell’ex presidente russo, Dmitry Medvedev, e lo stallo nei negoziati sulla guerra in Ucraina.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato, l'1 agosto, di aver ordinato il posizionamento di due sottomarini nucleari nelle "regioni appropriate" in risposta a quelle che ha definito "dichiarazioni altamente provocatorie" dell'ex presidente russo e vicepresidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev. L’annuncio di Trump è arrivato in un post su Truth Social:
Gli Stati Uniti sono il principale mediatore tra Mosca e Kiev. Trump, già prima della sua rielezione, aveva annunciato che voleva porre fine alla guerra in Ucraina. La diplomazia non procede però come sperava il tycoon. Certo, Kiev e Mosca hanno già effettuato diversi scambi di prigionieri e tregue brevi. Tuttavia, i colloqui tra le parti non sembrano procedere verso una pace in questa fase. Il conflitto prosegue, la Russia continua ad avanzare con il lancio dell’offensiva estiva.
Trump ha già annunciato diverse volte la sua frustrazione per lo stallo diplomatico.
La faida tra Trump e Medvedev è iniziata dopo che il presidente americano ha annunciato di aver ridotto il periodo concesso da lui alla Russia per raggiungere un accordo con l'Ucraina per porre fine ai combattimenti. Trump ha annunciato che intende imporre tariffe secondarie del 100 per cento se le parti non avessero trovato un'intesa al termine della scadenza.
Il 28 luglio, ha fissato la nuova scadenza per i dazi doganali a "circa 10 giorni da oggi".
"Vorrei essere generoso, ma non vediamo alcun progresso", ha detto Trump. "Non sono più così interessato a parlare."
Mosca però non sembra accogliere le richieste di Trump. In effetti, lo scontro tra il presidente americano e Medvedev è iniziato con l'annuncio della nuova scadenza.
L'ex presidente russo si è espresso su X riguardo alla scadenza stabilita da Trump:
Ha anche definito "teatrale" l'ultimatum di Trump all'inizio di luglio.
I toni si sono ulteriormente inaspriti quando Trump ha avvertito Medvedev, con un post su Truth Social, di "fare attenzione alle parole".
Successivamente, scrivendo su Telegram, Medvedev ha risposto con una minaccia della "mano morta", che è stata ampiamente interpretata come un riferimento al nome in codice del sistema di controllo degli attacchi nucleari di rappresaglia della Russia che risale all’era sovietica.
La recente mossa di Trump, quindi, va oltre la faida con Medvedev e sembra segnare un nuovo deterioramento nei rapporti con il presidente russo, Vladimir Putin. I due leader avevano stabilito il contatto con l'insediamento del tycoon il 20 gennaio. Il riposizionamento dei sottomarini dimostra che Trump, per la prima volta, oltre a esercitare pressione con le minacce verbali, passa ai fatti. Una vera escalation.
La Casa Bianca non ha fornito ulteriori dettagli sulle questioni relative all'annuncio di Trump. Non è stato divulgato, però, dove si trovano i sottomarini né quanto siano vicini alla Russia. Ciò che è certo è che il conflitto in Ucraina continua senza sosta.