03 Aug, 2025 - 10:03

Bonus elettrodomestici 2025 di 200 euro, perché non si può ancora richiedere e quando parte

Bonus elettrodomestici 2025 di 200 euro, perché non si può ancora richiedere e quando parte

Il Bonus elettrodomestici 2025, approvato ufficialmente con la Legge di Bilancio e poi ritoccato dal cosiddetto decreto Bollette, prometteva uno sconto fino a 200 euro per l'acquisto di apparecchi a risparmio energetico.

Eppure, siamo ad agosto inoltrato e il contributo è ancora bloccato. Niente piattaforma, niente richiesta, niente sconto alla cassa. Il tempo passa, le famiglie aspettano e i fondi pubblici restano congelati.

Ma quando si potrà finalmente accedere al bonus? Chi può davvero beneficiarne? Cosa si può comprare con l’incentivo e come funzionerà la procedura? 

Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi lasciamo al video YouTube di RadioUCI Redazione sulle nuove regole che disciplinano il riconoscimento del Bonus.

Bonus elettrodomestici 2025: come funziona il contributo da 200 euro

Il bonus elettrodomestici 2025 è un incentivo statale pensato per sostenere le famiglie nella sostituzione di vecchi apparecchi con modelli ad alta efficienza energetica, esclusivamente di produzione europea. Il contributo può arrivare a 200 euro, ma la cifra dipende da due fattori:

  • per tutti, copre il 30% della spesa, fino a un massimo di 100 euro;
  • per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro, l’importo massimo raddoppia a 200 euro.

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo contributo per l’intero anno. Il requisito tecnico essenziale? Gli elettrodomestici devono appartenere a classi energetiche elevate e sostituire dispositivi non più efficienti. Il tutto in una logica di risparmio energetico, riduzione delle emissioni e promozione del ciclo virtuoso del riciclo.

Quando sarà disponibile il Bonus elettrodomestici 2025

Ad oggi, il bonus non è ancora operativo. La Legge di Bilancio 2025 è entrata in vigore da gennaio, ma a bloccare tutto sono gli strumenti attuativi mancanti.

Il decreto Bollette ha definito che la gestione della misura sarà affidata a PagoPA S.p.A. per la piattaforma di accesso e a Invitalia per l’istruttoria, i controlli e la distribuzione dei fondi. Tuttavia, manca ancora l'attivazione formale delle convenzioni tra queste entità e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Di fatto, siamo fermi alla teoria.

Con l'estate in corso e la macchina pubblica rallentata, è difficile ipotizzare l’apertura del portale prima di settembre 2025. E intanto, i 50 milioni di euro stanziati restano fermi, con il rischio che la finestra utile per usufruire del bonus si restringa ulteriormente.

A chi spetta il Bonus elettrodomestici 2025: requisiti e limiti

Il contributo è destinato ai cittadini che acquistano elettrodomestici nuovi ed efficienti, a condizione che siano prodotti all’interno dell’Unione Europea. Il beneficiario deve essere residente in Italia, e non può superare la soglia ISEE di 25.000 euro per ottenere il massimo importo.

In sintesi:

  • Spetta una sola volta per nucleo familiare;
  • Serve la fattura di acquisto;
  • Vale per lavatrici, frigoriferi, forni, lavastoviglie, piani cottura a induzione, condizionatori e asciugatrici a basso consumo;
  • Il contributo verrà erogato in forma di sconto diretto o rimborso, ma la modalità precisa sarà chiarita solo con l’attivazione del portale.

Come richiedere il Bonus, cosa sappiamo sulla procedura

Sebbene non sia ancora attiva, la procedura per richiedere il bonus elettrodomestici è stata delineata in modo chiaro dal decreto attuativo:

  • La domanda andrà presentata esclusivamente online, tramite la piattaforma gestita da PagoPA;
  • Sarà necessaria l’identificazione con SPID, CIE o CNS;
  • Andrà caricata la documentazione fiscale (fattura, scontrino parlante) e l’eventuale attestazione ISEE;
  • Invitalia si occuperà della valutazione delle richieste e della gestione delle risorse.

Non è prevista l’erogazione a sportello fisico. Tutto si svolgerà in digitale, con tempi ancora incerti per l’apertura.

Bonus elettrodomestici 2025 e ritardi: un copione già visto

Il meccanismo sembra familiare. Anche in passato, misure annunciate con grande clamore mediatico hanno subito ritardi operativi consistenti. È successo con il bonus psicologo, operativo con quasi un anno di ritardo rispetto alla sua approvazione in Legge di Bilancio. Idem per il bonus occhiali, rimasto congelato per mesi in attesa della piattaforma.

Nel caso del bonus elettrodomestici 2025, a rallentare tutto è ancora una volta la mancanza di atti concreti. Senza la firma delle convenzioni e l’attivazione della piattaforma, ogni altra previsione resta sulla carta.

Il rischio è che i fondi restino inutilizzati e il contributo, pensato per aiutare le famiglie e l’ambiente, non arrivi mai a destinazione. Con conseguenze anche per i produttori europei, per i rivenditori e per tutta la filiera dell’efficienza energetica.

Elettrodomestici ammessi: cosa si potrà acquistare

In attesa della pubblicazione del regolamento attuativo, è già possibile delineare quali elettrodomestici potranno rientrare nell’incentivo:

  • Frigoriferi e congelatori;
  • Lavatrici e asciugatrici;
  • Lavastoviglie;
  • Forni elettrici;
  • Piani cottura a induzione;
  • Condizionatori e pompe di calore.

Tutti gli apparecchi dovranno rispettare criteri minimi di efficienza energetica, definiti secondo la nuova etichettatura energetica UE (dalla classe A in su). Inoltre, sarà obbligatoria la rottamazione del vecchio dispositivo, come condizione per ottenere il contributo.

 

 

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