Riscatto di laurea gratuito: per anni è stato il sogno irrealizzato di molti lavoratori pubblici, spesso costretti a pagare cifre consistenti per vedersi riconosciuto il proprio titolo universitario ai fini pensionistici. Ma oggi qualcosa è cambiato.
Una recente circolare dell’INPS ha aperto nuovi scenari per una specifica fascia di dipendenti, rendendo possibile ciò che fino a ieri sembrava impensabile: ottenere il riconoscimento del periodo di studi senza sostenere alcun costo.
Ma chi può beneficiarne realmente? Cosa succede a chi ha già avviato o completato una procedura di riscatto oneroso? Quali sono gli effetti concreti sulla pensione?
Prima di scoprirlo insieme, vi consigliamo la visione del video YouTube di Daniele Stroppiana l'assicuratore senza sorprese.
La Circolare INPS n. 109 del 4 luglio 2025 stabilisce un principio chiaro: il riscatto del corso di laurea è gratuito per il personale ex Corpo Forestale dello Stato transitato, a partire dal 1° gennaio 2017, nell’Arma dei Carabinieri.
Tale modifica trae origine dal Decreto Legislativo 177/2016, che ha soppresso il Corpo Forestale e ne ha trasferito buona parte del personale alle dipendenze dell’Arma, facendo di fatto passare da un corpo civile a uno militare.
Dal punto di vista pensionistico, questo passaggio ha avuto effetti rilevanti. Il personale che, per accedere al ruolo di ufficiale, ha dovuto conseguire una laurea, può ora vedersi riconosciuto gratuitamente il periodo legale del corso di studi, come se fosse tempo di servizio effettivo.
La normativa di riferimento è l’articolo 32 del D.P.R. 1092/1973, che consente il riconoscimento degli anni universitari come servizio utile, a condizione che il titolo accademico sia stato richiesto per l’accesso al ruolo.
A rafforzare questo principio è anche l’articolo 1860 del Codice dell’Ordinamento Militare (D. Lgs. 66/2010), che include il periodo di studio tra i servizi computabili ai fini pensionistici.
Chi rientra tra gli ex Forestali ora nei Carabinieri e ha conseguito una laurea per accedere alla carriera di ufficiale, può oggi farla valere gratuitamente. Un'opportunità che non ha precedenti nella gestione previdenziale per il pubblico impiego.
Molti lavoratori avevano già scelto di riscattare la laurea con il vecchio sistema oneroso, sostenendo pagamenti anche significativi. Ora, con la gratuità introdotta dalla circolare INPS, è fondamentale sapere come comportarsi.
Ecco le tre situazioni possibili:
Una novità che consente di recuperare fino a decine di migliaia di euro, a seconda della durata del corso di studi riscattato.
Il riconoscimento gratuito della laurea può avere impatti molto diversi sulla pensione, a seconda del sistema con cui viene calcolato il trattamento previdenziale.
Sistema retributivo o misto (lavoratori ante 1996)
In questo caso, il tempo della laurea:
Ogni anno di laurea vale quindi come un vero e proprio aumento dell’assegno mensile.
Sistema contributivo (lavoratori post 1996)
Qui, il riscatto gratuito:
Il beneficio, quindi, è principalmente temporale, non economico.
Per richiedere il riscatto gratuito è necessario:
Le pratiche possono essere gestite anche tramite patronati abilitati. Fondamentale allegare tutta la documentazione relativa al proprio inquadramento e al titolo accademico conseguito.
Il riconoscimento gratuito è automatico?
No. Va richiesto con istanza formale.
Vale per ogni tipo di laurea?
No. Solo per corsi universitari richiesti per l’accesso al ruolo da ufficiale.
Se ho pagato in parte il riscatto, cosa succede?
Puoi chiedere di non completare i pagamenti e far riconoscere il periodo già riscattato in forma gratuita.
Il rimborso è integrale?
Sì, entro 10 anni dalla data di pagamento, per le somme versate dopo il 1° gennaio 2017.