04 Aug, 2025 - 10:26

Rottamazione Quinquies 2026: requisiti, debiti ammessi e novità sul ticket d’ingresso

Rottamazione Quinquies 2026: requisiti, debiti ammessi e novità sul ticket d’ingresso

La Rottamazione Quinquies è pronta a debuttare come una delle novità più attese nella Legge di Bilancio 2026. Ma stavolta il copione cambia radicalmente. Il nuovo piano di definizione agevolata delle cartelle esattoriali non sarà accessibile a tutti.

Si introduce un vero e proprio ticket di ingresso, pensato per distinguere i contribuenti realmente in difficoltà da chi, invece, ha semplicemente scelto di attendere l'ennesima finestra di sanatoria.

Ma chi potrà davvero aderire alla sanatori? Quali debiti saranno inclusi? Come funzioneranno le rate? E cosa cambia rispetto alla Rottamazione Quater ancora in corso?

Prima di analizzare tutti i punti più salienti della nuova misura, vi lasciamo alla visione del video YouTube di Canale Notizie sulla misura attesa per il prossimo anno.

Come funziona il ticket di ingresso nella Rottamazione Quinquies

Uno degli aspetti più rilevanti della Rottamazione Quinquies è l'introduzione di un filtro di accesso, un ticket vero e proprio. A differenza delle edizioni precedenti, non sarà più sufficiente presentare domanda: servirà dimostrare di trovarsi in reali condizioni economiche di difficoltà.

In concreto, si parla dell’obbligo di allegare documentazione patrimoniale e reddituale, che sarà utilizzata per valutare la situazione finanziaria del contribuente. Un passaggio decisivo per evitare che il sistema venga sfruttato da chi ha disponibilità economiche ma preferisce non pagare.

Il principio guida è chiaro: premiare la buona fede e la necessità, non l’attesa strategica. Con questo filtro, lo Stato punta a migliorare la qualità del recupero, tutelando le finanze pubbliche senza compromettere l’equità.

Quali debiti possono rientrare nella sanatoria fiscale

Il perimetro della nuova sanatoria è ampio ma ben delimitato. Secondo le anticipazioni, la Rottamazione Quinquies dovrebbe riguardare i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate‑Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, purché già presi in carico entro il 10 gennaio 2024.

Rientrano:

  • imposte dirette e indirette (Irpef, Iva, Ires);
  • contributi previdenziali non versati;
  • tributi locali affidati alla riscossione centrale.

Restano invece esclusi:

  • gli aiuti di Stato illegittimi secondo l’UE,
  • i debiti da danno erariale,
  • le sanzioni penali e le somme connesse a procedimenti giudiziari.

Una selezione pensata per lasciare fuori le situazioni più complesse o moralmente inaccettabili dal punto di vista del contribuente regolare.

Rottamazione Quinquies: modalità di pagamento più flessibili

Sul fronte delle scadenze, la Rottamazione Quinquies introduce una grande novità: la possibilità di rateizzare fino a 120 mesi, pari a 10 anni. Un’estensione significativa rispetto ai piani precedenti, che in genere non superavano le 60 rate.

Inoltre, sarà possibile saltare fino a 8 rate nel corso del piano, senza perdere automaticamente i benefici della definizione agevolata. Un cambiamento che tiene conto delle oscillazioni della liquidità dei contribuenti, soprattutto in un contesto economico instabile.

Attenzione, però, a non dare tutto per scontato: il meccanismo sarà probabilmente vincolato all’entità del debito. Per i carichi di importo ridotto, le condizioni potrebbero essere meno elastiche.

Dove sarà inserita la Rottamazione Quinquies nella Legge di Bilancio 2026

La misura è attualmente al vaglio della Commissione Finanze del Senato, con l’obiettivo di inserirla come emendamento alla Legge di Bilancio 2026. Tuttavia, non è escluso che il provvedimento possa essere scorporato in un decreto autonomo, anche per motivi di copertura finanziaria.

Il nodo principale resta infatti la sostenibilità per i conti pubblici. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già fatto sapere che non ci sarà spazio per “sconti generalizzati” e che ogni euro dovrà essere giustificato con una copertura chiara e verificabile.

In questo scenario, il ticket di ingresso assume anche un valore politico: serve a giustificare l’intervento davanti alla Commissione europea, dimostrando che non si tratta di un condono automatico, ma di una misura selettiva.

La Rottamazione Quater resta attiva: attenzione alle scadenze di pagamento

Mentre la macchina legislativa lavora sulla Quinquies, resta in vigore la Rottamazione Quater, introdotta con la Legge di Bilancio 2023. Proprio in questi giorni, i contribuenti interessati devono fare i conti con una scadenza delicata: la rata di luglio, da versare entro il 31 del mese, con tolleranza fino al 5 agosto.

Chi non paga in tempo decade automaticamente dal piano, perdendo i benefici già acquisiti (azzeramento delle sanzioni e degli interessi di mora) e tornando a essere esposto alla riscossione piena.

È fondamentale capire che la futura Rottamazione Quinquies non sostituirà la Quater: i due percorsi saranno paralleli e indipendenti. Chi ha già aderito dovrà rispettare le condizioni sottoscritte, senza aspettarsi un nuovo azzeramento dei debiti in essere.

Chi può davvero beneficiare della Rottamazione Quinquies

Il punto cardine dell’intera misura è proprio l’accessibilità. A beneficiarne saranno i soggetti che riusciranno a dimostrare una situazione patrimoniale e reddituale compatibile con l’adesione agevolata. È prevedibile che il governo introduca soglie ISEE o indicatori simili, oppure che affidi all’Agenzia delle Entrate‑Riscossione un algoritmo interno di valutazione.

In questo modo si cerca di spostare la narrazione: non più un salvagente per furbetti del fisco, ma un’opportunità calibrata per chi è realmente in affanno. La selettività del ticket sarà, di fatto, il vero spartiacque tra il successo e il fallimento politico dell’operazione.

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