06 Aug, 2025 - 21:18

Trump impone dazi al 50% sull’India: prima sanzione indiretta alla Russia dopo il vertice Putin-Witkoff

Trump impone dazi al 50% sull’India: prima sanzione indiretta alla Russia dopo il vertice Putin-Witkoff

Dopo settimane di trattative e segnali contrastanti, gli Stati Uniti guidati da Donald Trump sembrano passare ai fatti. Il presidente americano ha avviato una strategia commerciale più aggressiva nei confronti degli alleati di Mosca, a partire dall’India. L’annuncio dei dazi del 50 per cento rappresenta una svolta nei tentativi della Casa Bianca di esercitare pressione sulla Russia per porre fine alla guerra in Ucraina. Ma la decisione, maturata subito dopo l'incontro tra Vladimir Putin e l’inviato speciale Steve Witkoff, solleva interrogativi anche sul fronte diplomatico: è l’inizio di una nuova fase della politica estera americana o solo un’altra mossa tattica?

Dazi all’India dopo il vertice Putin-Witkoff

Dopo l'atteso incontro tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato l’introduzione di dazi del 50 per cento sull'India.

Il 14 luglio, Trump ha annunciato le spedizioni di armi a Kiev e ha dato una scadenza di 50 giorni a Mosca al fine di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina. In caso contrario, sono previsti dazi secondari del 100 per cento, volti a colpire la Russia in maniera indiretta.

Il Cremlino, in risposta, ha già affermato che la Russia ha "immunità" alle sanzioni occidentali. Non ha quindi mostrato alcun segno di apertura o flessibilità.

Il leader americano si dichiara da tempo frustrato. Si propone come un pacificatore e si aspettava che gli sforzi di mediazione portassero a risultati positivi in tempi piuttosto brevi. Invece, la guerra prosegue senza sosta e la Russia porta avanti un’offensiva estiva, tra attacchi aerei estesi sul territorio ucraino e guadagni sul campo di battaglia.

Pressioni su Mosca

In seguito al terzo round di incontri diretti tra funzionari russi e ucraini, tenutosi il 23 luglio, non sono stati registrati progressi significativi verso la pace. Solo pochi giorni dopo, il 28 luglio, Trump ha ridotto la scadenza da 50 a “10 o 12 giorni da oggi”.

Mentre si avvicina il nuovo termine, il mondo attende la prossima mossa del presidente americano. Imporrà davvero i dazi come ha precedentemente affermato o rimanderà la decisione, come ha fatto più volte in passato?

I segnali che arrivano da Washington sono piuttosto confusi. L'ex ambasciatore russo negli Stati Uniti e collaboratore del Cremlino, Yuri Ushakov, che ha partecipato alla riunione, ha affermato che il colloquio è stato "utile e costruttivo".

Nonostante l’annuncio dei dazi, Trump ha condiviso, su Truth Social, un messaggio ottimistico:

virgolette
Il mio Inviato Speciale, Steve Witkoff, ha appena avuto un incontro molto produttivo con il Presidente russo Vladimir Putin. Sono stati fatti grandi progressi! In seguito, ho aggiornato alcuni dei nostri alleati europei. Tutti concordano sul fatto che questa guerra debba finire, e lavoreremo per questo nei giorni e nelle settimane a venire.

Dazi all’India come avvertimento: in arrivo nuove misure?

Trump, con una mossa anticipata rispetto alla scadenza fissata alla Russia, ha imposto dazi aggiuntivi del 25 per cento all'India. Questi si sommeranno a quelli già annunciati l'1 agosto, raddoppiando l’aliquota al 50 per cento.

L’entrata in vigore è prevista per il 27 agosto, salvo rinvii, ormai consueti, dell’amministrazione americana.

Si ipotizza che Washington possa annunciare ulteriori imposte anche alla Cina e ad altri acquirenti di petrolio russo. Tuttavia, al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali al riguardo.

Ulteriori imposte commerciali sull’India erano già nell’aria, ma nessuno si aspettava un annuncio prima della scadenza fissata da Trump alla Russia. Solo una settimana fa, il presidente aveva scritto sui social media:

virgolette
Non mi interessa cosa farà l'India con la Russia. Possono anche distruggere insieme le loro economie in rovina, per quel che mi riguarda.

In un’intervista alla CNBC, Trump ha dichiarato che avrebbe aumentato i dazi sull’India “in modo molto sostanziale nelle prossime 24 ore, perché stanno comprando petrolio russo e stanno alimentando la macchina da guerra”.

Secondo la CNBC, l’India era stata inizialmente incoraggiata dagli Stati Uniti dell’amministrazione Biden ad acquistare petrolio russo, per contribuire a mantenere bassi i prezzi globali del greggio dopo l’inizio della guerra in Ucraina. A differenza del gas naturale liquefatto (GNL), il greggio russo non è soggetto a sanzioni dirette, ma rientra nel meccanismo del tetto massimo di prezzo imposto per limitare i profitti di Mosca. Ma ora, a Nuova Delhi, si respira un certo disorientamento, come ha spiegato Bob McNally, ex consigliere energetico della Casa Bianca.

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