08 Aug, 2025 - 10:40

Il caro-lidi accende il dibattito: da Gassmann a Sottile, le voci famose contro i prezzi folli dell'estate

Il caro-lidi accende il dibattito: da Gassmann a Sottile, le voci famose contro i prezzi folli dell'estate

L'estate italiana 2025 diventerà famosa per essere una delle più chiare degli ultimi anni.

Il cosiddetto "caro-lidi" sta colpendo le famiglie del nostro Paese che si riversano sulle spiagge libere, perché non possono permettersi i prezzi esagerati dei lidi attrezzati.

L'aumento vertiginoso dei prezzi impedisce di godersi una giornata in uno stabilimento balneare.

A difesa dei cittadini anche molti personaggi famosi. Scopriamo i dettagli.

Ecco i personaggi famosi che si sono schierati contro il caro lidi

Quello che era un malcontento sussurrato tra i bagnanti è diventato un dibattito nazionale, amplificato dalle voci di personaggi noti che hanno scelto i social media come megafono per una protesta condivisa da milioni di persone.

Da Pinuccio di Striscia la Notizia, a Salvo Sottile.

A lanciare il sasso nello stagno, con un impatto mediatico notevole, è stato l'attore Alessandro Gassmann.

Attraverso un post diretto e senza fronzoli, si è rivolto direttamente ai gestori degli stabilimenti, usando il tono di chi offre un consiglio spassionato ma fermo: «Forse avete un po’ esagerato con i prezzi… Abbassate i prezzi e le cose, forse, andranno meglio. Capito come?».

Le sue parole hanno agito da catalizzatore e hanno scatenato un fiume di commenti e condivisioni, dando voce a una frustrazione latente. Il suo non era un attacco, ma un invito alla riflessione, quasi un appello a non snaturare un'esperienza che appartiene alla cultura del Paese.

Sulla stessa lunghezza d'onda, ma con un tono più aspro, è intervenuto il giornalista Salvo Sottile.

Per lui non si tratta di una semplice esagerazione, ma di una strategia precisa. «Prima trattano gli italiani come polli da spennare, poi si lamentano», ha scritto, snocciolando cifre che a molti suonano fin troppo familiari: ombrelloni a cento euro, panini a dodici, caffè a due euro e cinquanta e divieto (illegale) di portare il pranzo da fuori.

Anche il suo messaggio si chiude con lo stesso imperativo logico: «Abbassate i prezzi e la gente tornerà».

A questo coro si è unita anche la voce graffiante della satira, con Pinuccio, l'inviato di "Striscia la Notizia", che ha usato la sua consueta ironia per denunciare una situazione percepita da molti come surreale. 

Gli utenti sono sdegnati da questi aumenti e si rifiutano di sottostare a prezzi assurdi

Ciò che rende queste prese di posizione significative è il fatto che esse riescano a intercettare e a dare voce a un legittimano sentimento popolare diffuso.

Sotto i post di Gassmann e degli altri, i commenti degli utenti disegnano una mappa della rinuncia: famiglie che ripiegano sulle spiagge libere, spesso affollate e con meno servizi; turisti che accorciano le vacanze; residenti che guardano il mare dalla finestra, perché una giornata sotto l'ombrellone è diventata un lusso insostenibile.

Emerge il ritratto di un'Italia a due velocità, dove il diritto al riposo e allo svago sembra sempre più legato al censo, alla casta, al portafogli.

Il dibattito è complesso e, dall'altra parte della barricata, i gestori parlano a loro volta di rincari energetici, aumento dei costi di gestione e di un sistema di concessioni che richiede investimenti onerosi. Ma davvero questo giustifica i prezzi triplicati e il divieto di portare del cibo da fuori?

In Italia, purtroppo, c'è un elevato rischio che il mare, bene comune per eccellenza, stia per diventare un prodotto esclusivo. Resta da chiedersi se questo coro di voci porterà a un'autentica inversione di rotta o se l'estate italiana sarà destinata a diventare, anno dopo anno, un ricordo sempre più costoso.

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