Le Borse di studio 2025 sono al centro di un passaggio normativo importante per studenti e istituzioni. L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 204 del 6 agosto 2025, ha stabilito che le erogazioni effettuate dagli ITS Academy con fondi PNRR sono esenti da Irpef e Irap.
Un chiarimento che si inserisce in un contesto in cui, parallelamente, alcune borse di studio post-laurea universitarie sono state ricondotte alla piena tassazione.
Ma quali sono le nuove regole fiscali per gli ITS Academy? In che modo differiscono da quelle applicate alle borse universitarie post-laurea? E come devono comportarsi studenti ed enti erogatori per rispettare le nuove disposizioni? Scopriamolo insieme.
La decisione dell’Agenzia delle Entrate arriva a seguito del quesito posto da un ITS Academy, che chiedeva quale fosse il corretto trattamento fiscale da applicare alle borse di studio erogate.
L’istituto, agendo in qualità di sostituto d’imposta, voleva sapere se dovesse operare ritenute Irpef e considerare le somme nella base imponibile Irap.
Il chiarimento si fonda sull’equiparazione tra ITS e università introdotta dalla Legge 99/2022, successivamente modificata dalla Legge 79/2025. Tale equiparazione prevede che, per le borse di studio erogate nell’ambito dei fondi PNRR e finalizzate a sostenere la frequenza, si applichino le stesse regole delle borse universitarie esenti, prima della riforma che ha interessato il settore post-laurea.
Tali borse coprono spese di vitto, alloggio, trasporti e, in alcuni casi, tirocini all’estero di durata compresa tra uno e tre mesi. Sono assegnate in base a criteri oggettivi, come la distanza tra residenza e sede del corso, la condizione economica e la tipologia del percorso formativo.
Il regime di esenzione significa che lo studente riceve l’intero importo senza trattenute, mentre l’ente erogatore non deve versare imposte correlate. L’obiettivo è favorire l’accesso ai percorsi tecnico-specialistici terziari e ridurre il peso economico per le famiglie.
Il quadro cambia radicalmente per le borse post-laurea universitarie. Con la Legge 79/2025, in vigore dal 7 giugno, è stata abolita l’esenzione Irpef per borse destinate a dottorati, attività di ricerca post-dottorato e corsi di perfezionamento, comprese quelle svolte all’estero.
A partire da quella data, gli importi percepiti rientrano tra i redditi assimilati a lavoro dipendente, con conseguente tassazione secondo le aliquote Irpef ordinarie. Inoltre, le università e gli enti di ricerca che erogano tali borse devono includerle nella base imponibile Irap, con obbligo di ritenuta alla fonte.
L’abolizione è stata immediata: la norma non ha previsto alcun periodo transitorio. Ciò significa che anche le borse già in corso al 7 giugno 2025 sono state tassate per la parte erogata successivamente a tale data. L’unica salvaguardia riguarda le somme già corrisposte prima di quella data, che restano soggette alle vecchie regole di esenzione.
Tale modifica comporta per molti beneficiari un netto ridimensionamento dell’importo effettivamente disponibile e un impatto diretto sulla dichiarazione dei redditi.
Il 2025 segna una netta divergenza nel trattamento fiscale delle borse di studio.
Da un lato, gli ITS Academy mantengono un regime di totale esenzione per le erogazioni con fondi PNRR, riconoscendo il ruolo strategico della formazione tecnico-specialistica.
La scelta mira a incentivare la partecipazione ai corsi, anche per studenti provenienti da altre regioni o con necessità di coprire costi aggiuntivi di mobilità e soggiorno.
Dall’altro lato, le borse universitarie post-laurea sono state riportate nel perimetro della tassazione ordinaria, equiparandole ad altre forme di reddito assimilato. La motivazione è ricondotta alla volontà di uniformare il trattamento fiscale e razionalizzare il sistema di agevolazioni, concentrando gli incentivi su settori ritenuti prioritari.
Per studenti e famiglie, la differenza si traduce in un impatto concreto sulla capacità di pianificare le spese legate alla formazione. Chi beneficia di borse ITS può contare su importi netti invariati, mentre chi riceve borse post-laurea universitarie deve tenere conto delle ritenute e degli obblighi dichiarativi.
Per gli studenti iscritti agli ITS Academy, le regole sono semplici: le somme ricevute non vanno inserite nella dichiarazione dei redditi e possono essere utilizzate integralmente per coprire le spese di studio e soggiorno.
È comunque consigliabile conservare la documentazione relativa all’assegnazione e all’erogazione, utile in caso di controlli.
Gli enti ITS non devono operare ritenute né versare Irap sulle somme corrisposte, riducendo così gli adempimenti amministrativi e liberando risorse per aumentare il numero dei beneficiari.
Per le università, invece, la riforma comporta l’obbligo di applicare ritenute Irpef sulle borse post-laurea e includere gli importi nella base imponibile Irap. Gli studenti beneficiari devono inserire le somme percepite nella dichiarazione dei redditi, potendo eventualmente usufruire delle detrazioni da lavoro dipendente per ridurre il carico fiscale.
In entrambi i casi, è fondamentale che gli interessati siano informati tempestivamente sulle regole applicabili, per evitare errori di compilazione o mancati versamenti.