14 Aug, 2025 - 14:15

730/2025, spese sanitarie pagate in contanti: quando la detrazione è ancora possibile

730/2025, spese sanitarie pagate in contanti: quando la detrazione è ancora possibile

Nel quadro dichiarativo del modello 730/2025, la detrazione d’imposta del 19% sulle spese sanitarie trova applicazione secondo criteri normativi puntualmente disciplinati dall’art. 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) e da disposizioni speciali.

A seguito della riforma introdotta dalla legge n. 160/2019, la regola generale subordina il diritto alla detrazione all’utilizzo di pagamenti tracciabili. Tuttavia, il legislatore ha mantenuto specifiche eccezioni, nelle quali il pagamento in contanti non preclude il beneficio fiscale.

Prima di distinguere con precisione l’ambito di applicazione della norma, le deroghe consentite e i relativi obblighi di documentazione, vi lasciamo alla visione del video YouTube di Alessio Serio-Tutorial, guide e buracrazia sul modello 730 precompilato.

Regola ordinaria: tracciabilità del pagamento quale condizione per la detraibilità

Ai sensi della disciplina vigente, a decorrere dal 1° gennaio 2020, il riconoscimento della detrazione del 19% per le spese mediche è condizionato alla prova dell’avvenuto pagamento mediante strumenti tracciabili: carte di debito o credito, carte prepagate, bonifici bancari o postali, assegni bancari o circolari.

Tale condizione opera in via generale per la totalità delle prestazioni sanitarie erogate da soggetti privati non accreditati al Servizio Sanitario Nazionale. Il pagamento in contanti, in tali fattispecie, determina l’inammissibilità della detrazione, anche in presenza di regolare documento fiscale.

Deroghe ammesse: fattispecie di spese sanitarie pagabili in contanti con diritto alla detrazione

Il perimetro delle deroghe è tassativamente individuato dal legislatore. In sede di dichiarazione 730/2025, il contribuente può legittimamente portare in detrazione le spese sanitarie sostenute in contanti esclusivamente nei seguenti casi:

  • Acquisto di medicinali da banco o con prescrizione, documentato mediante scontrino parlante o fattura;
  • Acquisto di dispositivi medici muniti di marcatura CE, quali ausili ortopedici, occhiali da vista, apparecchi acustici, strumenti diagnostici per uso domestico;
  • Prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche, indipendentemente dal regime di erogazione (ticket o prestazione a pagamento);
  • Prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al SSN, sia in regime convenzionato sia in regime privato.

In tutte le altre ipotesi, la modalità di pagamento in contanti esclude il diritto alla detrazione.

Come si calcola la detrazione nel 730/2025 e franchigia

Il beneficio fiscale si applica sulla quota di spesa eccedente la franchigia di 129,11 euro. La determinazione avviene attraverso i seguenti passaggi:

  1. Somma delle spese sanitarie detraibili sostenute nel periodo d’imposta;
  2. Sottrazione della franchigia fissa di 129,11 euro;
  3. Applicazione dell’aliquota di detrazione del 19% alla differenza.

Esempio: a fronte di spese complessive pari a 800 euro, l’importo detraibile è calcolato su 670,89 euro, per un beneficio fiscale di circa 127 euro. Qualora l’ammontare delle spese superi 15.493,71 euro, la detrazione può essere ripartita in quattro rate annuali di pari importo.

Gestione delle spese nel modello 730/2025 precompilato

Le spese sanitarie detraibili, comprese quelle pagate in contanti ove ammesse, confluiscono nel modello 730 precompilato mediante la trasmissione obbligatoria dei dati al Sistema Tessera Sanitaria da parte dei soggetti erogatori delle prestazioni o venditori dei beni.

Il contribuente, accedendo al modello precompilato, può verificare la completezza e l’esattezza delle informazioni, apportare eventuali integrazioni o modifiche e confermare la dichiarazione per l’invio. È opportuno sottolineare che la presenza della spesa nel precompilato non esonera dall’onere probatorio in caso di controllo formale.

Quali documenti conservare

Ai fini della verifica da parte dell’Amministrazione finanziaria, il contribuente deve conservare la documentazione giustificativa per l’intero termine di decadenza dell’attività di accertamento. In particolare, per le spese sanitarie pagate in contanti e rientranti nelle eccezioni, occorre custodire:

  • scontrini parlanti o fatture recanti la natura, qualità e quantità del bene o servizio;
  • indicazione del codice fiscale del soggetto beneficiario;
  • per le strutture private, evidenza dell’accreditamento al SSN.

L’assenza di tali documenti comporta la decadenza dal beneficio, anche se la spesa risulta nel precompilato o se è stata pagata con mezzi tracciabili.

Alcune raccomandazioni 

L’approccio prudenziale suggerisce di privilegiare, ove possibile, il pagamento tracciabile per ogni spesa sanitaria, riducendo il ricorso al contante alle sole ipotesi consentite dalla legge e garantendo in ogni caso la perfetta regolarità della documentazione fiscale. In tal modo, il contribuente assicura la piena legittimità della detrazione nel 730/2025 e riduce il rischio di contestazioni in sede di controllo.

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