Proprio lui, che da mesi, da quando il centrodestra ha votato la norma che gli impedisce di guadagnare facendo il conferenziere all'estero, è il più accanito oppositore del Governo; proprio lui, che ormai vede tutto nero e che denuncia un giorno sì e l'altro pure che nulla funziona in Italia; proprio lui, Matteo Renzi, a Ferragosto, ha fatto armi e bagagli e se ne è andato a Capri.
Chiariamolo subito: ha fatto bene. L'Isola Azzurra è un incanto. E staccare la spina ci vuole. Anche se il mondo brucia, anche se è col fiato sospeso in attesa del vertice tra Trump e Putin, anche se il Governo italiano è in mano a una influencer, come chiama lui Giorgia Meloni, Capri ci sta sempre bene. E le vacanze anche.
Vacanze che, se sono capresi, non possono non prevedere una serata all'Anema e Core, il mitico locale dove si balla sui tavoli al ritmo della musica suonata rigorosamente dal vivo. E dove, infatti, Renzi & family sono stati beccati lunedì sera.
E insomma: non avere responsabilità di governo ha anche i suoi risvolti positivi. E Renzi li sta sperimentando ora, a cinquant'anni.
Prima non ha potuto perché l'ex golden boy della politica italiana ha saputo sempre conquistarsi ruoli di governo fin da giovanissimo: aveva 29 anni quando era alla guida della Provincia di Firenze; poi è passato a fare il sindaco del capoluogo toscano; poi il presidente del Consiglio. Entrò a Palazzo Chigi a 39 anni e un mese: il più giovane della nostra storia.
E quindi: a quante estati capresi ha dovuto rinunciare, a quanti balli!
Putin? Ora se lo vedessero loro: se la sbrigassero loro, Trump, Volenterosi vari e Meloni. Soprattutto quest'ultima: le è piaciuta la bicicletta? Pedali! Lui, con lo zar, ha già dato. Già si è rovinato le sue belle ferie. Quando toccò a lui sedergli accanto aveva ancora tutti i capelli neri, come testimonia la foto che ha postato sui social
E comunque: non solo di politica si vive. Buon viso a cattiva sorte. Italia Viva non si schioda dal 2%? L'esito delle ultime europee lo hanno convinto ad abbandonare il Terzo Polo? Ora sta ingoiando di tutto pur di farsi ammettere nel club del Campo largo? Ora rischia di essere bullizzato da Giuseppe Conte-Nicola Fratoianni-Angelo Bonelli? E lui se ne va a Capri.
Ha fatto bene perché, in fondo, qualcosa da festeggiare ce l'ha: i procedimenti a carico suo e dei suoi familiari si sono sciolti come un gelato al sole negli ultimi mesi.
E quindi, l'ex premier, con i genitori, la moglie Agnese e i figli Francesco, Emanuele ed Ester, ha fatto rotta verso l'Isola Azzurra.
Novello Vittorio Gassman, avrà pensato:
E vai! Prima una giornata al mare, un tuffo dove l'acqua è più blu; un po' di sole; dell'ottimo cibo; scenari paradisiaci e la sera, due salti all'Anema e Core. Perché nessuno è stato veramente a Capri se non ha trascorso almeno una serata lì, alla taverna più in d'Italia inventata da Guido Lembo. E dove tutti, ma proprio tutti quelli che contano, o pensano di contare o, come nel caso di Renzi, hanno contato, passano.
E quindi, Anema e Core. Che, ai bei tempi andati, per Renzi anche la politica si faceva con i sentimenti e non con i risentimenti.
E comunque: la cronaca mondana riportata dal Corriere del Mezzogiorno vuole che l'ex premier, camicia blu, pantaloni bianchi, abbia organizzato la seratina danzante con tutta la famiglia lunedì sera.
Con loro, un vecchio habitué della taverna: Jerry Calà. Anche lui camicia blu, pantaloni bianchi:
La musica napoletana, la chitarra di Gianluigi Lembo:
E poi anche un momento toccante. Quando Francesco ed Ester Renzi sono saliti sul palco e hanno cantato "Anna e Marco" di Lucio Dalla dedicandola ai genitori.
Da Capri è tutto, linea a Anchorage.