17 Aug, 2025 - 17:06

Zelensky rischia un'altra imboscata allo Studio Ovale ma stavolta ha rinforzi: quali leader europei parteciperanno all'incontro con Trump

Zelensky rischia un'altra imboscata allo Studio Ovale ma stavolta ha rinforzi: quali leader europei parteciperanno all'incontro con Trump

Donald Trump e Volodymyr Zelensky tornano a incontrarsi a Washington, ma questa volta il faccia a faccia avrà una cornice ben diversa. Dopo mesi di tensioni e un precedente scontro diretto allo Studio Ovale, il presidente ucraino si prepara a sedersi nuovamente davanti al leader americano, sostenuto però dalla presenza di diversi leader europei. L’incontro del 18 agosto potrebbe rappresentare un punto di svolta nei negoziati di pace ma anche una nuova prova di forza diplomatica.

Tensioni passate tra Trump e Zelensky

Donald Trump e Volodymyr Zelensky, due leader che non sono stati particolarmente in sintonia in precedenza e non lo sono ancora. Tuttavia, il destino li ha uniti per una missione: porre fine alla guerra in Ucraina.

Il presidente statunitense ha più volte affermato che se fosse stato presidente nel febbraio 2022 non sarebbe scoppiata la guerra e si è proposto come mediatore tra Mosca e Kiev per mettere fine ai combattimenti.

A partire dall’insediamento di Trump, il 20 gennaio, non sono stati registrati progressi significativi, tuttavia, vanno avanti gli sforzi diplomatici. Questo periodo è stato segnato anche da un momento di alta tensione tra Trump e Zelensky.

Il 15 agosto, il presidente americano si è incontrato con il suo omologo russo, Vladimir Putin. Nelle ore che seguono la fine dell’incontro è stato annunciato che il 18 agosto, Volodymyr Zelensky si recherà a Washington per un incontro con Trump.

La notizia ha fatto subito riaffiorare il ricordo dello scontro diretto avvenuto il 28 febbraio allo Studio Ovale.

L'ultima volta che il presidente ucraino si trovava in visita a Washington, era stato accusato da Trump di non essere grato per gli aiuti americani. Il presidente Usa aveva detto:

virgolette
Non ha le carte in regola.

Trump aveva addirittura accusato il leader ucraino di giocare con la terza guerra mondiale e aveva aggiunto:

virgolette
Quello che state facendo è molto irrispettoso nei confronti di questo Paese che vi ha sostenuto molto più di quanto molte persone dicono di aver dovuto.

Lo scontro si era chiuso con parole dure:

virgolette
Potrà tornare quando sarà pronto per la pace.

Zelensky, rimproverato allo Studio Ovale, aveva dovuto abbandonarlo bruscamente e il pranzo programmato era stato cancellato.

Dal gelo al riavvicinamento

Dal mese di febbraio, il rapporto tra i due leader è migliorato notevolmente. Trump, che più volte aveva ribadito l’intenzione di non fornire ulteriori aiuti a Kiev, ha invece approvato a luglio la spedizione di armi all’Ucraina tramite la Nato.

Sei mesi e un incontro con Vladimir Putin dopo, non è chiaro come l’amministrazione Trump immagini un futuro accordo di pace tra Russia e Ucraina.

Se davvero il presidente americano dovesse sostenere la cessione a Mosca di territori ucraini non ancora conquistati, ciò significherebbe una netta inversione di rotta rispetto alle rivendicazioni di Kiev sulla sovranità e l’integrità territoriale.

Inoltre, al contrario delle recenti indicazioni, Zelensky insiste sulla necessità di un cessate il fuoco immediato prima di discutere un accordo di pace. L’incontro del 18 agosto si inserisce quindi in un terreno particolarmente delicato, dove ogni dichiarazione potrebbe pesare.

L’appoggio dei leader europei

Un elemento nuovo e centrale rispetto al passato sarà la partecipazione di diversi leader europei. Si prevede infatti che il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, il primo ministro britannico, Keir Starmer, il presidente francese, Emmanuel Macron, il presidente finlandese, Alexander Stubb, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, saranno presenti all’incontro Trump-Zelensky.

Kiev potrebbe quindi contare su un sostegno diretto per difendere i punti chiave di una pace che non comprometta la propria sovranità e le garanzie di sicurezza. Tuttavia, resta forte il timore che Trump possa spingere per concessioni difficili da accettare per Zelensky.

Va ricordato che lo stesso presidente ucraino ha sottolineato, dopo un colloquio con Von der Leyen, che i temi cruciali, come la questione territoriale, dovrebbero essere affrontati tra Mosca e Kiev e in un formato trilaterale Ucraina-Russia-Stati Uniti.

"Abbiamo bisogno di veri negoziati, il che significa che possono iniziare dove si trova ora la linea del fronte. La linea di contatto è la migliore per parlare [...] La Russia non ha ancora avuto successo nella regione di Donetsk. Putin non è riuscito a prenderla per 12 anni e la Costituzione ucraina rende impossibile cedere territori o commerciare terre", ha ribadito Zelensky.

Il prossimo incontro a Washington non sarà quindi un semplice bilaterale, ma un appuntamento ad alto rischio politico e diplomatico. Zelensky arriva nello Studio Ovale con il sostegno dell’Europa.

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