Il colosso alimentare svizzero ha annunciato il 1° settembre 2025 la nomina di Philipp Navratil nuovo Ceo di Nestlé, dopo la rimozione di Laurent Freixe.
La decisione del board è arrivata a seguito di un’indagine interna che ha confermato una violazione del codice etico da parte del precedente amministratore delegato per una relazione non dichiarata con una subordinata.
Nestlé cambia vertice dopo il licenziamento immediato del CEO Laurent Freixe, ritenuto responsabile di una violazione del codice etico aziendale per una relazione non dichiarata con una subordinata. https://t.co/UlVrt9trMQ
— tvsvizzera.it (@tvsvizzera) September 2, 2025
Di fronte a un quadro che rischiava di minare la credibilità della governance, il consiglio ha scelto una soluzione immediata, affidando la guida a un manager cresciuto all’interno del gruppo e con una lunga esperienza internazionale.
Il presidente Paul Bulcke ha sottolineato la necessità di garantire stabilità e continuità, due elementi fondamentali in un momento di forte pressione competitiva e di risultati finanziari non all’altezza delle attese. Non si tratta quindi di una nomina transitoria, ma della scelta di un leader chiamato a imprimere una nuova direzione strategica.
Philipp Navratil ha 49 anni ed è nato in Svizzera nel 1976. Possiede la doppia cittadinanza svizzera e austriaca. Dopo gli studi superiori, ha intrapreso un percorso accademico all’Università di San Gallo, dove nel 1996 ha conseguito un Master in Economia Aziendale, Finanza e Mercati dei Capitali.
Durante il corso di laurea ha preso parte a un programma di scambio presso l’Indian Institute of Management di Bangalore, esperienza che gli ha permesso di ampliare lo sguardo sui mercati emergenti.
Nel 2011 ha completato il Senior Management Program all’IMD di Losanna, formazione che lo ha ulteriormente preparato alla leadership in contesti globali.
È sposato e padre di due figli. Parla correntemente tedesco, inglese, francese, spagnolo e italiano: un profilo cosmopolita che riflette la natura internazionale dell’azienda che oggi guida.
Il rapporto tra Navratil e Nestlé inizia nel 2001, quando entra come revisore interno. Dopo alcuni anni, nel 2009 diventa Country Manager in Honduras, un incarico che segna l’avvio di una serie di esperienze manageriali in America Centrale.
Nel 2013 si sposta in Messico come responsabile del business caffè e bevande. Qui riesce a consolidare la posizione di Nescafé in un mercato ad alta competizione, guadagnando visibilità interna e credibilità tra gli stakeholder.
Nel 2020 la sua carriera compie un ulteriore salto: diventa capo della Coffee Strategic Business Unit globale, con responsabilità sui marchi Nescafé e Starbucks.
Quattro anni più tardi, nel luglio 2024, assume la guida di Nespresso, la divisione premium del gruppo. Infine, a gennaio 2025, entra nel consiglio di amministrazione, tappa che anticipa la nomina a Ceo avvenuta pochi mesi dopo.
Con Philipp Navratil nuovo Ceo di Nestlé, le priorità strategiche non mancano. In primo luogo, il manager dovrà affrontare la necessità di ridare fiducia agli investitori, dopo due avvicendamenti ai vertici in meno di un anno e una capitalizzazione in calo del 17% nell’ultimo esercizio. La sua missione sarà duplice: rassicurare i mercati e riportare l’azienda su un percorso di crescita sostenibile.
Gli analisti ipotizzano diverse mosse:
Il nuovo Ceo eredita anche la responsabilità di mantenere una cultura aziendale coesa, in un momento in cui la reputazione del gruppo è stata messa alla prova.
L’annuncio della nomina di Philipp Navratil al posto di Laurent Freixe ha avuto effetti immediati sul titolo in Borsa che ha registrato una flessione iniziale. Una parte del mercato teme infatti che la frequenza dei cambi ai vertici possa riflettersi sulla stabilità del gruppo.
Tuttavia, molti osservatori sottolineano come la scelta di un manager cresciuto dentro Nestlé rappresenti un segnale di continuità e di fiducia nella capacità di valorizzare le competenze interne.
La sua esperienza ventennale in diversi continenti, la conoscenza approfondita del core business e la leadership inclusiva sono elementi che potrebbero tradursi in un vantaggio competitivo, soprattutto in un contesto in cui i consumatori premiano l’innovazione e la sostenibilità.
Philipp Navratil incarna il modello di dirigente formato all’interno della multinazionale. Partito dall’audit interno, ha scalato progressivamente i ranghi fino alla carica più alta.
È un esempio di continuità manageriale che rispecchia la tradizione di Nestlé, ma allo stesso tempo un segnale di apertura verso il futuro, grazie alla sua esperienza internazionale e alla visione globale maturata nel settore del caffè.
Il compito che lo attende è complesso: rilanciare la redditività, rassicurare il mercato e guidare la trasformazione del gruppo in settori ad alto potenziale. La sua nomina segna dunque l’inizio di una fase che gli investitori guardano con attenzione.