02 Sep, 2025 - 21:13

Perché tutti parlano del treno di Kim Jong-un? Il viaggio in Cina che attira l’attenzione

Perché tutti parlano del treno di Kim Jong-un? Il viaggio in Cina che attira l’attenzione

Il misterioso treno blindato di Kim Jong-Un torna a far parlare di sé. Il leader nordcoreano ha scelto ancora una volta questo mezzo simbolico per recarsi in Cina, attirando l’attenzione mondiale non solo per la portata diplomatica dell’incontro con Xi Jinping e Vladimir Putin, ma anche per le curiosità legate al viaggio stesso, tra tradizione dinastica e messaggi politici impliciti.

Un treno simbolo della dinastia nordcoreana

Il treno del leader nordcoreano, Kim Jong-Un, è ancora una volta sotto i riflettori. Il convoglio blindato ha trasportato Kim in un raro viaggio nella capitale cinese, Pechino.

I media statali hanno riportato che il treno ha attraversato il confine tra la Corea del Nord e la Cina nelle prime ore del 2 settembre.

Il leader nordcoreano viaggia raramente all’estero e la sua presenza in un evento multilaterale rappresenta un’importante opportunità diplomatica. Tuttavia, il modo in cui si è recato in Cina ha incuriosito il mondo quasi più del significato politico della visita stessa.

La tradizione di viaggiare in treno è stata avviata da Kim Il Sung, il fondatore della Corea del Nord e nonno di Kim, che all’epoca si recò in Vietnam e in altri paesi comunisti. Anche il padre di Kim, Kim Jong Il, utilizzava questo mezzo per i suoi spostamenti ufficiali.

Il treno blindato, noto come Taeyang-ho o “treno del sole”, è composto da circa 90 carrozze che includono sale per udienze, conferenze e camere da letto. Sottoposto a rigidi controlli di sicurezza, è noto per essere particolarmente lento. Secondo un articolo del 2009 del quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, viaggerebbe ad una velocità media di circa 60 km/h.

In questo viaggio ha accompagnato Kim la figlia Ju Ae, considerata da molti la “più probabile” erede. La sua partecipazione è destinata ad alimentare ulteriori speculazioni sulla futura leadership del Paese.

Xi, Putin e Kim: un incontro senza precedenti?

Kim Jong-Un si è recato in Cina e si unirà al presidente cinese, Xi Jinping, e al leader russo, Vladimir Putin. Per la prima volta i tre leader si ritroveranno nello stesso luogo, nonostante abbiano già avuto diversi incontri bilaterali in passato.

Il leader nordcoreano parteciperà inoltre, insieme ad altri 25 capi di Stato, alla parata militare commemorativa dell’80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, prevista il 3 settembre.

Il viaggio a Pechino assume un significato particolare: si tratta della prima visita di Kim in Cina dopo sei anni. Inoltre, arriva subito dopo gli incontri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) a Tianjin, che hanno mostrato una crescente unità tra vari leader mondiali, con Pechino impegnata a promuovere un nuovo ordine multipolare.

La giornata del 2 settembre si preannuncia quindi come un’occasione storica per Cina, Russia e Corea del Nord, potenzialmente utile a dimostrare un’alleanza capace di sfidare l’Occidente.

Legami sempre più stretti con Mosca e Pechino

Negli ultimi anni Pyongyang si è progressivamente avvicinata a Mosca. A confermarlo sono i numerosi accordi di partenariato firmati nel 2024 e, soprattutto, l’impegno nordcoreano a inviare migliaia di soldati, principalmente nella regione di Kursk, a sostegno di Mosca nella guerra tra Russia e Ucraina. La Corea del Nord ha reso noto lo schieramento delle sue truppe soltanto lo scorso aprile.

Parallelamente, i rapporti con la Cina restano centrali. Kim ha incontrato Xi Jinping cinque volte da quando è salito al potere nel 2011, l'ultima volta in occasione della commemorazione del 70esimo anniversario delle relazioni tra i due paesi.

Questi legami consolidati con Mosca e Pechino rafforzano il ruolo della Corea del Nord in un asse politico che, pur restando controverso, si mostra sempre più saldo nello scenario internazionale.

Il viaggio di Kim Jong-Un in Cina rappresenta molto più di un semplice spostamento su rotaie. Tra il peso simbolico del “treno del sole”, la presenza della figlia Ju Ae e il vertice con Xi e Putin, l’evento diventa un tassello significativo nella strategia nordcoreana di rafforzare i propri legami con Cina e Russia.

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