03 Sep, 2025 - 18:40

Putin vede "luce in fondo al tunnel": cosa ha detto il presidente russo sulla fine della guerra in Ucraina

Putin vede "luce in fondo al tunnel": cosa ha detto il presidente russo sulla fine della guerra in Ucraina

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato di possibili sviluppi per la fine della guerra in Ucraina, tra dichiarazioni concilianti e apertura a colloqui con Kiev. Le sue parole arrivano dopo la partecipazione alla parata militare di Pechino e al vertice SCO di Tianjin, momenti in cui Mosca ha mostrato la volontà di partecipare ad un dialogo internazionale pur continuando le operazioni sul campo.

Guerra in Ucraina: diplomazia e dichiarazioni concilianti

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato, il 3 settembre, ai media a seguito della parata militare avvenuta a Pechino in occasione dell'80esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale.

Putin si era recato, il 31 agosto, al vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) a Tianjin. Il presidente russo ha avuto contatti con diversi leader mondiali, concludendo così una settimana intensa di diplomazia internazionale. È apparso insieme al presidente cinese Xi Jinping, al primo ministro indiano, Narendra Modi, e, successivamente, al leader nordcoreano Kim Jong-Un. 

Già in precedenza, durante l’incontro con il primo ministro slovacco Robert Fico, Putin aveva espresso posizioni concilianti sulla guerra in Ucraina. Ha affermato che Mosca non vuole attaccare l’Europa e ha sottolineato che la Russia non si è mai opposta all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. 

Queste dichiarazioni hanno avuto risonanza internazionale.

Putin ha dichiarato, il 3 settembre, che ogni nazione ha il diritto di decidere come garantire la propria sicurezza, inclusa l’Ucraina. Da ricordare che Kiev chiede garanzie dagli alleati come parte degli impegni di pace. 

Secondo il presidente russo, è possibile "trovare un consenso" come ha affermato in precedenza. Tuttavia, ha evidenziato le sue posizioni e ha affermato che la sicurezza di uno stato non può essere ottenuta a scapito di un altro, ribadendo così la sua opposizione all’ingresso dell’Ucraina nella NATO.

Possibile incontro con Zelensky

Putin si è detto disponibile a incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Il leader russo aveva già avuto un incontro con Donald Trump in Alaska il 15 agosto, e successivamente Trump ha ricevuto Zelensky e altri leader europei alla Casa Bianca. L’ipotesi di un incontro bilaterale o trilaterale, con partecipazione di Trump, era quindi emersa nei media, ma non è stata fissata alcuna data ufficiale.

Putin solleva dubbi sulla legittimità di Zelensky, citando le mancate elezioni in Ucraina nel 2024 dovute allo stato di emergenza causato dalla guerra.

"Non ho mai escluso la possibilità di incontrarlo. Ma ha senso incontrarlo?", ha dichiarato il presidente russo.

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Donald mi ha chiesto se fosse possibile tenere un incontro del genere. Ho detto di sì, è possibile. Alla fine, se Zelensky è pronto, lasciatelo venire a Mosca. L’incontro avrà luogo.

Tuttavia, la proposta sembra destinata a fallire. Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha risposto che Mosca avanza "proposte consapevolmente inaccettabili". 

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Al momento, almeno sette paesi sono pronti a ospitare un incontro tra i leader di Ucraina e Russia per porre fine alla guerra: Austria , Santa Sede, Svizzera, Turchia e tre stati del Golfo.

Le prospettive di pace

Putin ha commentato anche sullo stato del conflitto in Ucraina, affermando di vedere la "luce in fondo al tunnel". Ha elogiato gli sforzi dell’amministrazione Trump per porre fine alla guerra e ha dichiarato:

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Credo che se c’è buon senso, allora è possibile concordare un’opzione accettabile o un modo accettabile per porre fine a questo conflitto.

Ha inoltre dato la disponibilità ad inviare una delegazione più autorevole per futuri colloqui con l’Ucraina. I funzionari russi e ucraini hanno già avuto incontri diretti a Istanbul a maggio, seguiti da nuovi incontri a giugno e agosto, segnando i primi contatti diretti dalle prime settimane dell’inizio della guerra.

Parallelamente, Mosca continua l’offensiva sul campo. Gli attacchi aerei su vasta scala e le operazioni terrestri intensificano la pressione su Kiev. Putin ha sottolineato che l’Ucraina non è più in grado di condurre un’offensiva su larga scala a causa di risorse limitate. Analisti prevedono che Mosca lancerà una nuova offensiva autunnale con l’obiettivo di ottenere il controllo della regione di Donetsk, attualmente parzialmente sotto controllo ucraino.

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