L’INPS ha erogato 9,8 miliardi di euro ai beneficiari dell’Assegno Unico Universale (AUU) nel periodo gennaio-giugno 2025. Secondo quanto emerge dall’Osservatorio con i dati di luglio 2025, pubblicato il 27 agosto 2025, questo è l’importo riconosciuto a oltre 6,1 milioni di famiglie e quasi 9,7 milioni di figli. L’importo medio AUU distribuito a giugno si è attestato intorno ai 170 euro per figlio, ma il beneficio economico varia: da circa 57 euro per chi non presenta l’ISEE o supera la soglia massima, fino a 224 euro per i redditi più bassi.
L’Assegno Unico Universale (AUU) rappresenta la vera riforma in materia di aiuti alle famiglie con figli, riconosciuto a tutti a prescindere dal reddito dichiarato. La definizione “unico” rispecchia appieno la strategia adottata dal governo italiano di garantire un aiuto economico a tutti i figli fino a 18 anni di età.
L’AUU ha sostituito e assorbito molti bonus e detrazioni esistenti in precedenza, ed è “universale” perché spetta quasi a tutte le famiglie, a prescindere dal reddito, anche se con importi diversi in base al bisogno riconosciuto alle famiglie a basso reddito (ISEE).
Non bisogna dimenticare che l’Assegno nasce con l’obiettivo di sostenere i genitori nelle spese per crescere i figli, dalla nascita fino ai 21 anni (in alcuni casi anche oltre, se il figlio è disabile), con la differenza che, rispetto al reddito, l’importo può essere più alto o più basso.
L’Osservatorio INPS aggiorna ogni anno i dati, per valutare quante famiglie ricevono l’assegno, quanti figli sono coinvolti e quanti soldi vengono distribuiti. Nel 2025, ad esempio, in soli sei mesi sono stati erogati quasi 10 miliardi di euro a favore di oltre 9 milioni di ragazzi e ragazze.
Nei primi sei mesi del 2025, il governo italiano ha predisposto un aiuto certo, costante e duraturo per circa 9,8 miliardi di euro.
La ricerca evidenzia la crescita dell’erogazione del contributo rispetto agli anni passati:
Nel 2025, l’Assegno si conferma in crescita e rappresenta un valido supporto economico per molte famiglie, in particolare fino a giugno:
Un piccolo passo in avanti che garantisce a quasi tutti i nuclei con figli minori di ricevere un contributo a fine mese, anche se in alcuni casi di importo base.
Secondo quanto riportato dall’INPS, l’importo medio per le famiglie riguarda:
Il messaggio di fondo dell’Assegno Unico Universale è chiaro: chi ha meno risorse riceve di più, chi ne ha di più riceve meno.
Come riportato dall’Istituto, la distribuzione dell’AUU negli anni è stata così articolata:
L’incremento registrato all’inizio del 2025, rispetto agli anni precedenti, indica che, se i dati restano simili, l’anno potrebbe chiudersi intorno ai 20 miliardi, avvicinandosi ai livelli del 2024. Segno di una forte stabilità della misura e non di una crescita tale da far ipotizzare una ripresa della curva demografica.
L’Assegno unico universale (AUU) è il sostegno economico mensile che lo Stato italiano eroga alle famiglie con figli fino ai 21 anni. Gli importi variano in base al reddito e all’ISEE, e l’obiettivo è supportare concretamente i genitori nelle spese quotidiane per crescere i figli. Qui rispondiamo alle domande più frequenti dei lettori.