04 Sep, 2025 - 09:44

Festival di Sanremo 2026, siglato l’accordo tra Rai e Comune: ecco cosa prevede l’intesa

Festival di Sanremo 2026, siglato l’accordo tra Rai e Comune: ecco cosa prevede l’intesa

La “città dei fiori” continuerà a essere la casa della canzone italiana: è arrivata la fumata bianca per il Festival di Sanremo 2026, con l’accordo ufficiale tra il Comune e la Rai.

Dopo mesi di trattative serrate, incontri e ipotesi alternative, la storica kermesse resta dunque saldamente legata alla sua cornice naturale, confermando una tradizione che dura da oltre settant’anni.

Ma cosa prevede nel dettaglio l’intesa tra le parti? Quali sono gli impegni economici e organizzativi assunti? Scopriamolo insieme.

Festival di Sanremo 2026, trattative tra Comune e Rai: un accordo lungo e complesso

Arrivare a questo risultato non è stato affatto semplice. Per nove mesi si sono susseguiti incontri, confronti e persino momenti di stallo che avevano fatto temere un clamoroso trasloco del Festival verso altre città, con Torino e Napoli tra le candidate alternative.

La svolta è arrivata solo dopo due giorni di confronto serrato a Palazzo Bellevue, sede del Comune di Sanremo, dove rappresentanti di alto profilo della Rai e l’amministrazione locale hanno limato i dettagli di un contratto destinato a scrivere il futuro della kermesse.

Il nodo più discusso è stato quello legato alla gestione del marchio e del format: da un lato il Comune, proprietario del marchio “Festival della Canzone Italiana”, dall’altro la Rai, titolare del format televisivo. Dopo settimane di confronto, le due parti hanno trovato un punto d’incontro che consentirà di valorizzare entrambe le proprietà, evitando sovrapposizioni e tutelando l’identità storica della manifestazione.

Festival di Sanremo 2026: clausole economiche e novità del contratto

L’intesa raggiunta non si limita a confermare Sanremo come sede ufficiale: prevede anche aspetti economici di rilievo. La Rai riconoscerà al Comune un corrispettivo minimo di 6,5 milioni di euro, oltre a una percentuale sugli introiti pubblicitari generati dall’evento, pari ad almeno l’1%. Si tratta di un impegno importante, che rafforza il ruolo della città come partner attivo e non solo ospitante.

Un’altra clausola significativa riguarda la possibilità per l’amministrazione comunale di interrompere il rapporto qualora gli ascolti dovessero calare drasticamente: nello specifico, se una o più edizioni dovessero registrare dati inferiori di 15 punti rispetto alla media delle cinque edizioni precedenti. Una garanzia che tutela l’immagine del Festival e ne assicura l’alto livello qualitativo.

Infine, il contratto coprirà un triennio 2026-2028, con possibilità di proroga. In questo modo non solo il Festival di Sanremo 2026, ma anche le edizioni successive avranno basi solide per la loro organizzazione, offrendo continuità e prospettiva a una delle manifestazioni più seguite della tv italiana.

Un futuro garantito per la kermesse: cosa significa per Rai e città dei fiori

L’accordo non è solo una formalità burocratica, ma una scelta di valore simbolico e culturale. Il Festival di Sanremo 2026 non cambia sede e rimane nella città che lo ha visto nascere e crescere, rafforzando il legame tra territorio, turismo e spettacolo. Per la Rai significa poter contare ancora sulla cornice suggestiva del Teatro Ariston e sulla tradizione che il pubblico associa al nome “Sanremo”.

Per la città, invece, si tratta di una vittoria che avrà ricadute importanti: non solo economiche, grazie al ritorno d’immagine e all’indotto turistico, ma anche in termini di identità culturale. Confermare il Festival a Sanremo significa ribadire che la musica italiana ha un luogo simbolo, riconosciuto a livello internazionale.

Ora gli ultimi passaggi burocratici – dal via libera del Consiglio di Amministrazione Rai fino all’approvazione della Giunta comunale – sanciranno ufficialmente la firma definitiva. Ma una cosa è certa: dal 24 al 28 febbraio 2026 il sipario dell’Ariston si aprirà ancora una volta, e milioni di spettatori saranno davanti alla tv per seguire un evento che resta il cuore pulsante dello spettacolo italiano.

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