27 Nov, 2025 - 17:45

Perché Napoli e Lazio rischiano il blocco del mercato? C'entra il costo del lavoro allargato

Perché Napoli e Lazio rischiano il blocco del mercato? C'entra il costo del lavoro allargato

Lazio e Napoli rischiano di ritrovarsi con le mani legate già da gennaio. Il nuovo sistema di controlli economico-finanziari introdotto dalla FIGC ha irrigidito i parametri e alcune società dovranno rientrare nei limiti richiesti per poter fare acquisti. La Lazio ha già vissuto un’estate complicata e il Napoli di Antonio Conte potrebbe andare incontro alla stessa sorte.  

Una situazione spiacevole che, nelle prossime settimane, sarà esaminata dalla nuova Commissione incaricata di valutare i bilanci aggiornati al 30 settembre. Oltre ai due club già citati, altre quattro squadre di Serie A rischiano lo stesso scenario. Ma perché tutto questo sta accadendo? Per capirlo è necessario partire dal nuovo parametro che ha sostituito l'indice di liquidità. 

Mercato Napoli e Lazio: perché si rischia il blocco del mercato

La ragione principale è l’abbassamento della soglia del cosiddetto costo del lavoro allargato. Il Consiglio Federale ha stabilito che il rapporto tra il costo del lavoro allargato e i ricavi dovrà scendere dall’80 al 70% a partire da giugno 2026. Diverse società potrebbero incontrare problemi già a gennaio, proprio perché il parametro è diventato uno strumento centrale in chiave mercato. 

Chi supera la soglia dovrà compensare con plusvalenze, aumenti di capitale o versamenti dei soci. La Lazio, senza interventi straordinari, non potrà muoversi liberamente. Anche il Napoli è in forte dubbio: sulla situazione dei campani incidono i pesanti ammortamenti.

Cos'è il costo del lavoro allargato

Il costo del lavoro allargato comprende stipendi, contributi e gli ammortamenti relativi ai cartellini dei calciatori. Si tratta di un indicatore decisivo per stabilire la sostenibilità di una società. 

Per favorire il lavoro sui vivai, sono stati esclusi dal conteggio i costi dei calciatori italiani Under23, ma la deroga non vale per gli stranieri. Questo dettaglio pesa su club come il Napoli, che porta ancora a bilancio ammortamenti significativi legati a operazioni onerose. 

Gli altri club coinvolti

Tra i club coinvolti rientrano anche Atalanta, Fiorentina, Torino e Genoa. Tutte attendono l’esito delle valutazioni della Commissione FIGC e potrebbero essere costrette a operare a saldo zero. Una stretta che segna l’inizio di una nuova era per la Serie A, chiamata a misurarsi con parametri sempre più stringenti e vicini agli standard internazionali.

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