Il tema dei bonus fiscali dedicati alla casa vive un momento decisivo a settembre 2025. La legge di Bilancio ha prorogato alcune misure solo per l’anno in corso, limitandole all’abitazione principale e mantenendo l’aliquota al 50% fino alla fine dell’anno.
Per famiglie e contribuenti, ciò significa che entro settembre 2025 restano poche settimane per programmare lavori e acquisti con il massimo beneficio fiscale.
Il conto alla rovescia riguarda bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili. Dal 2026 le aliquote si ridurranno e le condizioni diventeranno meno favorevoli. Quali opportunità restano aperte? Che differenze ci saranno tra prima e seconda casa? Quali spese sono ancora agevolabili?
Prima di approfondire nei dettagli il discorso, vi lasciamo alla visione del video YouTube di Procida Vivone e Partner | Commercialisti sul funzionamento del Bonus casa al 50%.
Il bonus ristrutturazione rappresenta l’agevolazione più sfruttata dagli italiani. Fino a settembre 2025 e comunque entro la fine dell’anno, chi avvia lavori sulla prima casa può ancora contare su una detrazione Irpef del 50% con tetto massimo di 96.000 euro.
Per la seconda casa, invece, la detrazione è già più bassa: 36% nel 2025, con ulteriori riduzioni al 30% dal 2026.
Dettaglio delle aliquote:
Settembre 2025 segna quindi la scadenza ultima per chi vuole ottenere l’agevolazione piena. Un rinvio comporterebbe un risparmio fiscale minore e tempi di recupero più lunghi.
Anche l’ecobonus rientra tra i bonus casa in scadenza a settembre 2025. L’incentivo copre gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, come sostituzione di infissi, installazione di pompe di calore o pannelli solari.
Fino al 31 dicembre 2025 l’aliquota è del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda. Dal 2026, però, la percentuale si riduce: 36% per l’abitazione principale, 30% per la secondaria.
Esempio pratico: con una spesa di 15.000 euro per coibentazione di un appartamento principale, la detrazione entro il 2025 è di 7.500 euro. Lo stesso intervento nel 2026 garantirebbe un recupero di soli 5.400 euro.
Il bonus mobili ed elettrodomestici completa il pacchetto degli incentivi prorogati. Consente di detrarre il 50% fino a un massimo di 5.000 euro di spesa, ma solo in presenza di lavori di ristrutturazione.
Le condizioni principali:
Anche per questo incentivo settembre 2025 rappresenta una data da non sottovalutare: chi vuole usufruirne deve avviare i lavori entro l’anno e pianificare gli acquisti in tempo utile.
La strategia del Governo è orientata a concentrare i benefici sulla prima casa. Settembre 2025 segna il passaggio da un sistema più ampio a uno più selettivo.
Chi possiede più immobili deve valutare con attenzione dove concentrare gli interventi per sfruttare al meglio i bonus casa ancora validi.
La finestra temporale è stretta. Mancano poche settimane a settembre 2025 e solo tre mesi alla chiusura definitiva delle detrazioni al 50%. Ecco alcune mosse pratiche per non perdere l’occasione:
Settembre 2025 non è solo una scadenza formale ma il momento in cui decidere se massimizzare o ridurre il vantaggio fiscale. Per chi deve rifare un bagno, sostituire gli infissi o acquistare una cucina nuova, il tempo stringe.