Il Festival del Cinema di Venezia 2025 si avvicina al gran finale e il dibattito tra critici e pubblico si fa sempre più acceso.
Mancano poche ore alla cerimonia conclusiva e, come spesso accade, si moltiplicano le previsioni sui titoli favoriti per il Leone d’Oro e sui nomi che potrebbero conquistare i premi attoriali. L’atmosfera al Lido è vibrante: standing ovation interminabili, giudizi contrastanti e applausi che si trasformano in termometri di gradimento.
Ma quali film hanno davvero conquistato la critica internazionale? Quali attrici e attori sembrano destinati a salire sul palco per ricevere la prestigiosa Coppa Volpi? Scopriamolo insieme.
Tra i film presentati al Festival del Cinema di Venezia 2025, ce n’è uno che sembra mettere d’accordo pubblico e critica come raramente accade. Si tratta di “The Voice of Hind Rajab” di Kaouther Ben Hania, un’opera che racconta con intensità e rigore cinematografico una storia vera proveniente da Gaza.
La regista tunisina porta sullo schermo un racconto toccante che intreccia cronaca e poesia visiva, guadagnandosi recensioni entusiaste dalle testate internazionali e un punteggio altissimo sulle piattaforme di critica.
Al Lido il film ha ottenuto una standing ovation da record, ben 23 minuti, un primato che ha superato persino quello leggendario de Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro a Cannes.
Venticinque minuti di applausi per The Voice of Hind Rajab, il film della cineasta tunisina Kaouther Ben Hania in concorso alla ottantaduesima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia https://t.co/OwEszidDlX
— Sky tg24 (@SkyTG24) September 4, 2025
Questo entusiasmo ha consolidato l’idea che The Voice of Hind Rajab non sia solo un film “necessario” per il tema affrontato, ma anche un’opera di altissimo livello artistico.
Per molti, la vittoria del Leone d’Oro appare quasi scontata, ma resta da vedere se la giuria, guidata da Alexander Payne, confermerà le previsioni oppure sorprenderà con una scelta diversa.
Se il premio principale sembra avere già un chiaro favorito, la sfida per le Coppe Volpi è molto più aperta e intrigante. Per la categoria femminile, tra i nomi più citati spiccano Valeria Bruni Tedeschi, protagonista intensa di Duse, e Amanda Seyfried, acclamata in The Testament of Anne Lee.
Entrambe hanno conquistato pubblico e critica con interpretazioni di grande sensibilità, e la scelta finale dipenderà probabilmente da quale performance la giuria riterrà più incisiva nel contesto di questa edizione.
Sul fronte maschile, la contesa vede due nomi in prima linea: il francese Bastien Bouillon per À pied d’œuvre, apprezzato per la sua recitazione misurata e profonda, e Paul Dano, straordinario interprete de Il mago del Cremlino di Olivier Assayas.
Oltre a The Voice of Hind Rajab, il Festival del Cinema di Venezia 2025 ha visto emergere altri titoli che potrebbero conquistare premi importanti. Tra questi, il coreano “No Other Choice”, applaudito per la sua forza narrativa, e A House of Dynamite di Kathryn Bigelow, un film dal respiro internazionale che ha riscosso grande attenzione. Non va dimenticato nemmeno il gotico Frankenstein di Guillermo del Toro, capace di incantare per atmosfere e potenza visiva.
Per quanto riguarda l’Italia, c’è grande curiosità intorno a “La grazia” di Paolo Sorrentino, che potrebbe spuntarla nella categoria sceneggiatura. Anche “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi, documentario in bianco e nero, è stato molto apprezzato dalla critica estera e potrebbe ottenere un riconoscimento tecnico o speciale. Infine, c’è attesa per l’ultimo titolo italiano in gara, “Un film fatto per bene” di Franco Maresco, che potrebbe ancora ribaltare le carte in tavola.