Sono ore di forte apprensione per Rita Rinaldi, la giovane scomparsa da Civitavecchia, in provincia di Roma, lo scorso 3 settembre 2025.
La ragazza si sarebbe allontanata da una comunità e non avrebbe più fatto ritorno. Gli operatori della struttura, preoccupati per la sua assenza, hanno denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine.
Le ricerche sono ufficialmente in corso: al lavoro non solo le autorità competenti, ma anche il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, che sta collaborando attivamente per rintracciare la giovane.
La speranza condivisa è che Rita possa rientrare autonomamente e al più presto, ponendo fine a queste ore di angoscia.
Nel frattempo, Tag24 ha raccolto un’intervista esclusiva con un volontario impegnato nelle ricerche, per fare maggiore chiarezza sugli ultimi sviluppi di questa delicata vicenda.
«C’è grande preoccupazione per Rita, una ragazza di soli diciassette anni che non ha più dato notizie di sé dopo essersi allontanata dalla struttura per minori in cui era stata accolta.
Gli operatori, allarmati dalla sua scomparsa, hanno denunciato tempestivamente la situazione e sperano che possa fare ritorno quanto prima in comunità.
Sono già trascorsi tre giorni di silenzio, un tempo lungo e carico di ansia quando si tratta di un’adolescente. C’è bisogno di un aiuto immediato per rintracciarla e garantirle la sicurezza nel minor tempo possibile».
«La giovane è stata vista l’ultima volta il 3 settembre 2025 intorno alle **20:00».»
«Rita è alta circa 1,65 m, pesa 60 kg, ha i capelli neri lunghi e gli occhi marroni. Sul suo avambraccio sinistro porta un tatuaggio con la scritta “ABDO”».
«Al momento della scomparsa non si conosce con certezza come fosse vestita.»
«Chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare immediatamente il 112 o il numero 3881894493. Ogni segnalazione potrebbe rivelarsi fondamentale per riportarla a casa in sicurezza».
«La giovane è stata fermata su un treno regionale diretto a Milano, ma purtroppo non aveva con sé i documenti e non è stato possibile identificarla.
Potrebbe trovarsi attualmente insieme a un ragazzo, forse un potenziale fidanzato, ma al momento non vi è alcuna certezza in merito.
Chiediamo a questa persona, qualora fosse davvero coinvolta, di mettersi una mano sulla coscienza e di non assecondare questa situazione: non è la strada giusta».
«Ribadiamo con fermezza che accogliere una minorenne scomparsa, come nel caso di Rita, nella propria abitazione senza informare immediatamente le autorità competenti non è un gesto di aiuto, ma un illecito punibile dalla legge.»
«Chiunque si trovi in una simile situazione – sottolinea il referente – sarà chiamato a rispondere del proprio comportamento davanti agli organi competenti.»
«Ospitare una ragazza che si è allontanata dalla comunità o dalla famiglia non significa garantirle protezione: al contrario, si contribuisce ad alimentare uno stato di pericolo che può avere conseguenze anche molto gravi.»
«A chiunque abbia informazioni sull’attuale posizione della diciassettenne – conclude – rivolgiamo un appello chiaro: conducetela subito presso la stazione dei Carabinieri o della Polizia più vicina, oppure contattate immediatamente le autorità.»
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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