Donald Trump torna a far parlare di sé prendendo di mira Tom Hanks, protagonista di ruoli iconici sulla Seconda Guerra Mondiale e simbolo della memoria militare americana. L’attore avrebbe dovuto ricevere il prestigioso premio Sylvanus Thayer a West Point, ma la cerimonia è stata annullata, scatenando l’entusiasmo del presidente e nuove polemiche.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fatto notizia per una nuova polemica, questa volta contro Tom Hanks. L’attore americano avrebbe dovuto ricevere il prestigioso premio Sylvanus Thayer dalla West Point Association of Graduates il 25 settembre 2025.
Il premio viene conferito a “un cittadino eccezionale degli Stati Uniti il cui servizio e i cui successi nell’interesse nazionale esemplificano la dedizione personale agli ideali espressi nel motto di West Point: ‘Dovere, Onore, Patria’”.
Già nel fine settimana si parlava della cancellazione della cerimonia a Hanks. Lunedì 8 settembre, Trump ha esultato per la decisione con un post su Truth Social, definendola una “mossa importante”:
Trump ha quindi definito Hanks “woke” e “distruttivo” e ha invitato altri premi a seguire l’esempio.
È noto che l’attore si era schierato con l’allora candidato democratico Joe Biden durante le elezioni del 2020. I due avevano organizzato anche una raccolta fondi virtuale.
In vista delle elezioni del 2024, Hanks aveva dichiarato a Christiane Amanpour della CNN che se Trump avesse vinto un secondo mandato, sarebbe stato un segnale preoccupante. Secondo lui, avrebbe indicato che il percorso degli Stati Uniti verso una “unione più perfetta” stesse incontrando ostacoli.
Hanks è quindi una voce critica nei confronti di Trump e delle sue politiche. Recentemente è finito nel mirino dei conservatori anche per aver interpretato uno stereotipo di sostenitore del tycoon in uno sketch del Saturday Night Live.
Tom Hanks ha spesso interpretato ruoli legati alla Seconda Guerra Mondiale. In “Salvate il soldato Ryan” è stato un capitano sbarcato nel D-Day. In “Greyhound” ha interpretato il comandante di un cacciatorpediniere che attraversa l’Atlantico inseguito dagli U-Boot.
Oltre alla recitazione, Hanks è stato produttore esecutivo di tre importanti miniserie sulla guerra. “Band of Brothers” racconta i paracadutisti in Europa. “The Pacific” segue i marines impegnati contro le forze giapponesi. Infine, “Masters of the Air” narra le missioni degli equipaggi dei bombardieri statunitensi.
Hanks non si è limitato al cinema. È stato portavoce nazionale della campagna per commemorare la Seconda Guerra Mondiale. Ha anche guidato la fondazione del museo del D-Day.
Questo profilo mostra come l’attore sia percepito come simbolo della memoria militare americana. Proprio per questo la sua visita a West Point era molto attesa, un evento carico di significato storico e culturale.
Non è la prima volta che Trump prende di mira una star americana. Il tycoon ha avuto attriti con Taylor Swift, nota per il suo sostegno ai democratici, e ha definito Bruce Springsteen “estremamente sopravvalutato”.
Anche Robert De Niro e Trump hanno una lunga storia di attriti pubblici. De Niro ha più volte definito Trump “un pericolo per la democrazia” e lo ha criticato duramente durante comizi, interviste e premi cinematografici.