10 Sep, 2025 - 15:34

Femminicidio Sara Campanella, perché i genitori hanno denunciato la madre di Stefano Argentino?

Femminicidio Sara Campanella, perché i genitori hanno denunciato la madre di Stefano Argentino?

Il processo per l'omicidio di Sara Campanella - uccisa a coltellate il 31 marzo 2025 a pochi passi dal Policlino di Messina, dove studiava per diventare infermiera - si è chiuso, poco dopo essere iniziato, con una sentenza di non luogo a procedere per estinzione del reato poiché Stefano Argentino, 27 anni, reo confesso del delitto, è morto suicida in carcere in attesa del giudizio. I familiari della vittima non si danno però per vinti e denunciano la madre del ragazzo.

Perché i familiari di Sara Campanella hanno denunciato la madre del killer

Gli avvocati Cettina La Torre, Filippo Barbera e Riccardo Meandro, che assistono la famiglia Campanella, hanno depositato alla Procura un esposto in cui chiederebbero di indagare Daniela Santoro - madre di Argentino - per favoreggiamento e concorso morale.

Questo perché, secondo le ricostruzioni, negli attimi successivi all'omicidio, la donna aiutò il figlio a fuggire e a nascondersi, andando a prenderlo a Messina per portarlo nel b&b di famiglia a Noto. Salvo poi dichiarare di aver così agito solo perché il 27enne le aveva confidato di voler togliersi la vita.

"Del delitto, al telefono, non mi ha detto nulla", ha fatto mettere a verbale quando è stata ascoltata. "Mi ha parlato di un fallimento della sua vita". Ricostruzione da subito messa in dubbio dagli inquirenti. Anche perché Santoro aveva lasciato all'altro figlio un biglietto in cui gli annunciava che si sarebbe assentata "per curarsi". 

Alla denuncia sono state allegate delle chat che lei e il figlio si erano scambiati prima del delitto. E che farebbero pensare che la donna avrebbe potuto aiutare, fermare il ragazzo. "Mamma, tu sai quanto io sia vendicativo...", si legge in uno dei tanti.  

La morte di Stefano Argentino in carcere e la sentenza di non luogo a procedere

"Finora c'è stato silenzio, necessario per un dolore così grande, ma siamo qui per dare giustizia a Sara", ha detto la madre, Maria Concetta Zaccaria, dopo la lettura della sentenza odierna, con cui il processo per il femminicidio è stato estinto.

"Se ci sono responsabilità, si trovino", ha aggiunto, facendo intendere che non si fermeranno. Uno dei legali che rappresentano lei e il resto dei familiari della vittima ha fatto sapere che la madre di Argentino avrebbe indirizzato loro una lettera.

"Non hanno neanche voluto leggerla", ha spiegato, perché "successiva" al momento in cui Santoro, in diretta tv, ha detto che Argentino "era un bravo ragazzo". La sua morte in carcere è stata una tragedia nella tragedia. Per cui la Procura ha aperto un'inchiesta parallela. 

In alto le dichiarazioni rilasciate dalla madre di Sara alla trasmissione Rai "La Vita in Diretta" - 3 aprile 2025.

L'agguato, poi la fuga: la ricostruzione del femminicidio, passo per passo

I fatti risalgono al 31 marzo scorso. Sara fu avvicinata da Argentino - che era un suo collega di corso - dopo aver terminato le lezioni di quel giorno. Non era la prima volta che succedeva. Più di una volta il ragazzo aveva tentato di corteggiarla; più di una volta Sara - che era già fidanzata - lo aveva rifiutato, spiegandole di non essere interessata a lui.

In un audio inviato alle amiche poco prima di essere uccisa con un coltello acquistato su Amazon sei mesi prima dal killer, chiamava il 27enne "il malato". Perché Argentino la seguiva, imperterrito, da mesi. Ma non si aspettava quello che sarebbe successo. Cioè che, in un attimo di distrazione, lui l'avrebbe colpita, alle spalle, non lasciandole scampo.

L'allarme partì subito e Sara fu soccorsa. Morì in ospedale nonostante i tentativi dei medici di salvarla. Argentino è morto qualche mese dopo, impiccandosi in cella. L'arma che ha usato per porre fine alla vita della 22enne, nonostante la sua confessione, non è mai stata ritrovata. 

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