La seconda stagione di "Peacemaker" porta lo spettatore in un mondo che, a prima vista, sembra perfetto. Christopher Smith, alias Peacemaker, interpretato da John Cena, si ritrova in una realtà alternativa dove tutto sembra andare per il verso giusto: la sua famiglia è unita, suo fratello è vivo e lui è un eroe amato e rispettato. Ma come spesso accade nell’universo DC, non tutto è come appare.
Tra sorrisi di facciata e città tranquille, si nascondono tensioni, inganni e segreti pronti a emergere. Ogni dettaglio di questa nuova realtà - dai nomi delle band leggermente diversi agli sfondi delle scene - suggerisce che qualcosa non quadra, e il mondo ideale che Peacemaker crede di vivere potrebbe nascondere ombre ben più scure.
Questa stagione sembra giocare con il concetto di "perfezione apparente": un luogo dove tutto sembra funzionare, ma in cui la realtà rivela presto una verità scomoda e inquietante. La magia della serie sta proprio in questo contrasto tra superficie e profondità, tra risate esplosive e colpi di scena che lasciano senza fiato. E mentre Peacemaker si muove tra inseguimenti, colpi di scena e situazioni assurde, lo spettatore comincia a capire che la perfezione non è mai quella che sembra.
E anzi, proprio perché i luoghi sono così importanti, scopriamo dov'è stata girata la seconda stagione della serie tv e quali succulente - e oscure - teorie si nascondo nel futuro di Peacemaker.
La nuova stagione di "Peacemaker" sembra voler esplorare un universo DC oscuro e complesso. Nei primi episodi, la "realtà perfetta" appare concentrata nella casa della famiglia Smith, con cambiamenti sottili ma significativi. Tuttavia, già dall’episodio 3, intitolato "Another Rick Up My Sleeve", emerge un dettaglio inquietante: tutti gli attori che popolano questa nuova realtà sono bianchi.
Un contrasto netto rispetto alla diversità tipica della DCU e un indizio che Peacemaker potrebbe trovarsi davanti a una versione distorta dell’universo, simile a Earth-X dei fumetti. Nei fumetti, Earth-X rappresenta un mondo in cui ideologie autoritarie e suprematiste prevalgono, e la serie sembra riprendere proprio questa idea.
Il padre di Peacemaker, Augie Smith, noto come White Dragon, rappresenta già nella stagione 1 il suprematismo bianco. In questa nuova realtà, la famiglia e i supereroi locali sembrano incarnare versioni alternative e idealizzate di questo concetto, con Peacemaker stesso al centro di un mondo che sembra perfetto per lui… ma costruito sulla sofferenza e l’oppressione degli altri.
La stagione diventa così un commento ironico e tagliente, con riferimenti sottili a temi sociali contemporanei, senza perdere il tono ironico e demenziale che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare della serie.
Tuttavia, non è detto che si tratti davvero di Earth-X. Alcuni indizi suggeriscono che la seconda stagione potrebbe esplorare il mondo di Bizarro, Htrae (la geniale "Terra" scritta al contrario), la versione distorta della Terra dove tutto è al contrario. Nei fumetti DC, questo mondo è a forma di cubo, con regole invertite: mai dire alla tua fidanzata "ti amo", visto che significa "ti odio", e "odio" amore.
Romanticismo a parte, sembra che la stagione 2 di "Peacemaker" voglia trascinare lo spettatore in giro per universi e tenendo conto di quella strana, inquietante e decisamente fuori posto porta nella foresta, due domande sono più che lecite. Ma allora dove si trova davvero il nostro protragonista?
Non a caso gli elementi visivi della stagione 2, come motivi geometrici e quadrati nell’architettura e nei costumi dei personaggi alternativi, supportano la teoria del mondo di Bizzarro. Inoltre, il cameo di David Corenswet, interprete di Superman, insieme a John Cena, alimenta le speculazioni: potrebbe rappresentare Ultraman o Bizarro, aprendo le porte a intrecci narrativi sorprendenti per la DCU?
Ovviamente la strada è aperta e le speculazioni pure, ma come riportato da ComicBook:
Dietro le quinte, la seconda stagione ha trasformato la Georgia nel cuore pulsante della DCU. Diverse città e studi sono stati scelti per rendere credibile ogni angolo della storia.
Dallas e la contea di Paulding - Qui sono state girate sequenze d’azione, inseguimenti e scene di strada rurali. John Cena è stato avvistato in abiti civili, quasi sotto copertura, tra le strade tranquille di Dallas.
Fayetteville e Trilith Studios - Precedentemente conosciuti come i Pinewood Atlanta Studios, i Trilith Studios hanno ospitato le scene più complesse: il covo futuristico di Peacemaker, case mobili e sequenze con green screen. Fayetteville ha fornito anche sfondi urbani e residenziali, perfetti per dare al pubblico la sensazione di una realtà alternativa completa.
Savannah - Questa pittoresca città ha ospitato scene di città reale, con un finto fast food costruito lungo River Street e riprese al Forsyth Park. John Cena è stato visto anche al Leopold’s Ice Cream, confermando la cura per i dettagli della produzione.
La scelta della Georgia non è casuale: il territorio offre una grande varietà di scenari, dall’urban al rurale, senza contare vantaggi fiscali per le produzioni cinematografiche. Questa varietà ha permesso di creare una realtà alternativa credibile, che passa da strade tranquille a covi futuristici senza soluzione di continuità. Insomma, una location "perfetta" per dare vita al multiverso DC.