15 Sep, 2025 - 14:30

Neonati sepolti a Traversetolo, shock in aula per Chiara Petrolini: cos'è successo al processo?

Neonati sepolti a Traversetolo, shock in aula per Chiara Petrolini: cos'è successo al processo?

Quando in aula hanno mostrato la foto di uno dei due neonati trovati morti nel giardino della sua casa di Traversetolo, Chiara Petrolini - la 22enne accusata di duplice omicidio e occultamento di cadavere - ha chiesto, tramite il suo legale, di lasciare l'aula.

Poco dopo, ha fatto lo stesso anche l'ex fidanzato Samuel Granelli, padre dei due bambini. È accaduto oggi, 15 settembre 2025, nel processo in corso davanti alla Corte d'Assise di Parma, prima delle deposizioni dei militari che per primi ebbero accesso alla villetta "degli orrori", nell'agosto 2024.

La foto del neonato morto e l'uscita dall'aula: cos'è successo al processo

La tensione è diventata palpabile quando la Corte ha proiettato in aula una foto scattata dai soccorritori del 118 il giorno del ritrovamento del primo neonato, il 9 agosto 2024.

Pochi istanti dopo, Chiara Petrolini è uscita. È rientrata, brevemente, solo per presenziare al conferimento dell'incarico per la perizia psichiatrica, dopodiché ha abbandonato definitivamente l'udienza, seguita dal padre. 

Anche l'ex fidanzato, Samuel Granelli, non ce l'ha fatta: davanti al corpicino senza vita del figlio, mentre era in corso la deposizione del comandante dei carabinieri Domenico Sacchetti, ha lasciato l'aula.

Il (non) ruolo dell'ex fidanzato e la testimonianza dei carabinieri 

Granelli, che nei mesi scorsi ha deciso di riconoscere i due bambini, chiamandoli Angelo Federico e Domenico Matteo, è risultato estraneo ai fatti. Pare, infatti, che neanche sapesse che la ragazza era rimasta incinta.

Durante una conversazione intercettata dagli inquirenti la scorsa estate, disse a un amico: "Tutto è follia, io non ci credo, davvero". Poco prima, era stato informato di essere il padre dei neonati. Neanche la famiglia di Chiara sapeva delle gravidanze.

E non lo sapevano le sue amiche. "Tutti escludevano in modo categorico che fosse incinta", secondo l'ufficiale Sacchetti. La 22enne, quindi, avrebbe fatto tutto da sola, portando a termine i parti all'oscuro dei conoscenti, per poi seppellire i bimbi.

Il maresciallo Carlo Salvatore Perri, chiamato a ripercorrere le prime fasi d'indagine, si è commosso. "Vidi questo corpicino", ha detto rispondendo alle domande della pm Francesca Arienti, "e le dico ho difficoltà, essendo padre, in quel momento non sono stato bene". 

La perizia psichiatrica su Chiara Petrolini, accusata di duplice omicidio 

Su richiesta della difesa, Petrolini sarà sottoposta a una perizia che dovrà valutarne la capacità di intendere e di volere all'epoca dei fatti, oltre alla sua eventuale pericolosità sociale.

L'inizio degli accertamenti è fissato per il 25 settembre alle ore 16:30. Per la relazione finale delle dottoresse Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli, invece, bisognerà attendere 90 giorni. 

Nel frattempo, la 22enne resterà agli arresti domiciliari nella casa di famiglia, recandosi presso lo studio delle specialiste, per sottoporsi ai colloqui previsti, previa autorizzazione.

Su di lei pende l'accusa, gravissima, di aver ucciso i figli dopo averli partoriti e di averne occultato i corpi in giardino. Il primo, scioccante ritrovamente fu fatto dai nonni, mentre la ragazza era negli Stati Uniti insieme ai genitori.

Circa un mese dopo, nel terreno antistante l'abitazione fu trovato il secondo corpicino, quello del primogenito, nato il 12 maggio 2023. È poi emerso che Chiara aveva cercato online "come si decompone un corpo".

Ma anche "come abortire un secondo figlio" e "dopo quanto puzza un cadavere". Per questo, in relazione al secondo omicidio, le viene contestata l'aggravante della premeditazione, che potrebbe costarle l'ergastolo. 

Quando le è stato chiesto il motivo del suo gesto, ha dichiarato: "Non sapevo cosa fare", spiegando - in evidente difficoltà - di aver avuto paura dell'altrui giudizio. 

Nel servizio mandato in onda dalla trasmissione Rai "Storie Italiane", una sintesi dei temi affrontati nell'udienza di oggi, 15 settembre 2025, in aula a Parma. 

LEGGI ANCHE