Hollywood ha una nuova, giovanissima stella. In una serata che sarà ricordata a lungo, la miniserie britannica "Adolescence" ha dominato gli Emmy Awards 2025, ma è stato il suo protagonista quindicenne, Owen Cooper, a scrivere una pagina di storia.
L'adolescente di Warrington, che tra poche ore tornerà nel Regno Unito per preparare i suoi esami scolastici, ha sbaragliato una concorrenza di veterani, vincendo il premio come Miglior Attore Non Protagonista e diventando il più giovane vincitore maschile nei 77 anni di storia della cerimonia. Una vittoria da favola, celebrata da una standing ovation, che corona il trionfo di una serie potente e necessaria.
La scena è stata surreale: Owen Cooper, che aveva solo 14 anni durante le riprese, è salito sul palco per ricevere il premio da Sydney Sweeney, visibilmente emozionato ma con una lucidità disarmante.
Ha battuto giganti come Javier Bardem e la sua stessa co-star, Ashley Walters, grazie alla sua interpretazione mozzafiato di Jamie Miller, un ragazzo risucchiato nella cultura "incel" online e accusato di omicidio.
"Onestamente, quando ho iniziato questi corsi di recitazione un paio di anni fa, non mi aspettavo nemmeno di essere negli Stati Uniti, figuriamoci qui", ha detto nel suo discorso.
Con un'umiltà rara, ha dedicato la vittoria all'intero team: "Potrà esserci il mio nome su questo premio, ma in realtà appartiene alle persone dietro la telecamera, a Stephen e a tutto il cast". Il suo messaggio finale è stato un potente inno alla perseveranza: "Penso che stasera si dimostri che se ascolti, ti concentri e esci dalla tua zona di comfort, puoi ottenere qualsiasi cosa nella vita".
La sua favola hollywoodiana, però, ha le ore contate. Dopo la cerimonia ha preso un volo diretto per tornare a scuola mercoledì. Il preside gli ha concesso una settimana di permesso a una condizione: che facesse i compiti, soprattutto quelli di matematica, durante il soggiorno a Los Angeles.
Una condizione che, come ha scherzato con Jimmy Kimmel, sembra assurda: "Quando sei seduto agli Emmy con tutti questi attori famosi, pensi: 'Ho davvero bisogno di sapere l'algebra?'".
La vittoria di Owen è stata la ciliegina sulla torta di una serata trionfale per "Adolescence". La serie, diventata un fenomeno globale con una media di 45 milioni di spettatori al mese, ha fatto incetta di premi, portando a casa un totale di otto Emmy.
Oltre al premio per la Miglior Miniserie, la serata ha visto trionfare gran parte del suo team. Stephen Graham è stato uno dei grandi protagonisti, vincendo sia come Miglior Attore Protagonista per il ruolo del padre di Jamie, sia per la Miglior Sceneggiatura, premio condiviso con il geniale Jack Thorne. "Sono solo un ragazzo meticcio che vive in un condominio, quindi essere qui oggi è la cosa più umiliante", ha dichiarato Graham nel suo toccante discorso.
Il premio per la Migliore Attrice Non Protagonista è andato a una commossa Erin Doherty, che ha dedicato la vittoria a sua sorella, mentre Philip Barantini si è aggiudicato il premio per la Miglior Regia, elogiato per il suo stile di ripresa in un unico, avvolgente piano sequenza.
Il successo della serie risiede nella sua capacità di affrontare un tema tanto delicato quanto attuale: la radicalizzazione online e la misoginia, raccontate attraverso la storia di uno studente accusato di aver ucciso una compagna di classe. Un racconto potente che, come hanno dimostrato gli Emmy, ha lasciato un segno indelebile non solo sul pubblico, ma anche sulla critica.